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Trebisacce, vietati i tuffi dal pontile… e l’attracco di barche

2 minuti di lettura

TREBISACCE - Il Pontile di Trebisacce è uno dei marcatori identitari della cittadina ionica, nove volte bandiera blu della FEE.

Per questo motivo il perdurarsi dei lavori di restauro e ammodernamento, che si sono conclusi da poco più di un mese, e il conseguente ritorno di fatto e di diritto del molo nella disponibilità dei trebisaccesi, aveva generato prima forti perplessità e poi un senso di liberazione.

Per gli abitanti di Trebisacce il pontile, soprattutto d’estate, non è solo il luogo dove passeggiare la sera abbandonando, anche se di poco, la costa verso le acque, ma una realtà iconica, dove celebrare con religiosa passione il rito estivo del tuffo o quello di “pesca ibrida”, che non è da spiaggia ma neppure da barca.

Tuttavia, a volte le passioni possono essere pericolose ed è giusto regolamentarle.

Per questo motivo l’Amministrazione comunale di Trebisacce, ha pubblicato oggi due ordinanze.

Nella prima, la 1058, viene sancita la revoca del divieto di balneazione temporaneo, navigazione, ormeggio e ancoraggio zona "Pontile" per i lavori di "Ristrutturazione, ammodernamento ed ampliamento riparo da pesca Pontile".

Tale atto era dovuto, essendo i lavori sopracitati completati.

Il pontile torna ad essere quindi nuovamente accessibile in pieno?

No, perché con l’ordinanza successiva, la 1064, nata di concerto con la Capitaneria di Porto di Corigliano, si specifica che

Con decorrenza immediata e fino a nuovo ordine è sempre vietato:

Art. 1 - L’attracco al Pontile a tutte le unità marittime;

Art. 2 - La balneazione e qualsiasi attività di pesca e di pesca subacquea, nello specchio acqueo del Pontile di approdo, e precisamente per un raggio di 50 mt;

Art. 3 - L’accesso, il transito e la sosta di qualsiasi mezzo motorizzato e di biciclette, non preventivamente autorizzato dalle autorità del luogo, con esclusione dei mezzi di soccorso, delle forze di polizia e personale autorizzato;

Art. 4 – Agli avventori di tuffarsi dal Pontile”.

Quindi non è permesso alcun attracco, né è possibile farsi il bagno, né pescare nello specchio d’acqua con raggio di 50 metri dal pontile, né accedervi con mezzi e, ovviamente, è vietato tuffarsi.

Va sottolineato che tale decisione non dipende dall’Amministrazione comunale, dato che sussistono due atti che l’ordinanza comunale 1064 richiama:

Il primo atto è l’ordinanza n. 01/2000 del 13/01/2000, emessa dal Compartimento Marittimo di Crotone – Ufficio Circondariale Marittimo di Corigliano-Rossano che prevede il divieto, per un raggio di 50 metri dal Pontile, della balneazione e di qualsiasi attività di pesca anche subacquea, nonché il divieto di accesso e transito di qualsiasi mezzo motorizzato;

Il secondo atto è l’ordinanza n. 07/2003 del 13/01/2000, emessa dal Compartimento Marittimo di Crotone – Ufficio Circondariale Marittimo di Corigliano-Rossano prevede il divieto, a tutte le unità, all’attracco al Pontile.

Una vera disdetta per gli amanti delle tradizioni, quali sono la pesca e i tuffi dal pontile, ma la sicurezza, ovviamente, viene prima di tutto, anche se le usanze e riti, tra cui rientrano un certo modo di fruire dello storico pontile insito nel DNA del trebisaccese, sono difficile da sradicare e a volte una semplice ordinanza non basta.

È in qualche modo superabile la questione?

Soprattutto per il discorso attracco la situazione è particolarmente complessa, infatti la stessa ordinanza in oggetto richiama la prescrizione di segnalamento marittimo 033/19/TA, riferita al Pontile di Trebisacce, del Comando Logistico della Marina Militare – Comando ZONA FARI - Direzione Fari e Segnalamenti, che prevede, nel caso in cui si voglia far diventare il pontile luogo di attracco, l’installazione di un faro di segnalazione alto almeno 8 metri, opera non facilmente realizzabile senza una programmazione appropriata.

Sul fronte del divieto di balneazione nel raggio dei 50 metri dal pontile, sono in corso una serie di attività di studio finalizzate a rendere possibile la riduzione di tale raggio d’azione del divieto.

Insomma, sul pontile ci si dovrebbe andare solo per passeggiare e poco altro… ora però toccherà spiegarlo, e farlo accettare, ai trebisaccesi.

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.