Trebisacce, le pignorano dal conto il canone Imu: insegnante non può fare la spesa
Docente di Trebisacce in servizio a Milano si è vista bloccata il proprio conto corrente a causa di quello che lei ritiene un errore legato al pagamento non dovuto dell'Imposta municipale unica sulla la prima casa
TREBISACCE - Un disguido, o forse un errore, dal quale sono derivate una serie di spiacevoli circostanze.
E' quanto segnala la signora O.D., docente di scuola primaria originaria di Trebisacce ma residente a Milano per garantire le cure mediche necessarie al figlio affetto da una grave patologia, in una lettera aperta che vi riportamo integralmente:
"Io sottoscritta O.D., il giorno 17.07.2022 mentre ero al negozio per pagare con la mia carta, mi sento dire conto insufficiente, rimasi perplessa. Subito dopo feci la ricerca tramite l'app della mia banca, notai subito un pignoramento di £ 440,56 Descrizione:Pign.N. 3960408 0/SO.GE.R.T. SPA, da parte dell' ufficio tributi del Comune di Trebisacce. Tutto questo senza aver ricevuto comunicazione in merito. Sottolineo che attualmente non posso pagare, né comprare nulla che serve al sostentamento della mia famiglia poichè anche lo stipendio di mio marito confluisce nello stesso conto pignorato. Al momento non ho liquidità a disposizione.Tale sollecito per lo sblocco rapido del conto è legato alle difficoltà che quotidiamente incontriamo per supportare le difficoltà di mio figlio, portatore di una grave patologia, che necessità di ausili continuativi. Il motivo del pignoramento risale all' anno 2013 dove mi viene costestato di non aver pagato l'Imu prima ed unica casa della sottoscritta, che di legge non mi spetta pagare e mai richiesta dal Comune, in tutti questi anni. Sono residente aTrebisacce dal lontano 2005. Sottolineo che tutte le spese relativa alla mia abitazione arrivano puntualmente al mio domicilio dove provvedo subito al relativo pagamento, perchè non mi hanno inviato nessuna comunicazione in merito al mio domicilio a Milano? Naturalmente ho contattato sia telefonicamente e per email i vari uffici, in particolare l'Ufficio Tributi, ho chiesto il numero di protocollo e relativa pratica , a tutt'oggi ancora non ho ricevuto nessuna risposta alle mie richieste. Non ho parole! Mi chiedo come si può agire così? Il responsabile dell'Ufficio Tributi e il team hanno letto prima di firmare un provvedimento del genere? Mi hanno provocato un grave danno, per giorni non potrò usare la mia carta di pagamento , come mi è stato riferito dal mio legale di fiducia. Come compro da mangiare? Come pago le varie spese terapie, piscina, ecc? Sottolineo ancora una volta la situazione di grande disagio che stiamo vivendo."
La segnalazione della professoressa D.O., carica di pathos e contrarietà, risale al 20 luglio. Da allora, a quanto sarebbe emerso, al di là della solidarietà manifestata da tanti amici e conoscenti alla docente, il problema non si sarebbe, ad oggi, ancora risolto. Va tuttavia segnalata la disponibilità e l'azione concreta posta in essere dagli uffici comunali e dalle realtà interessate che si sono mossi per la risoluzione della problematica, la quale nelle prossime ore potrebbe essere di fatto risolta.