Scongiurato lo stop dei ricoveri nella Pediatria di Castrovillari, arriva nuovo personale
Laghi: «Primo risultato positivo, ora far ripartire la Riabilitazione Intensiva»
CASTROVILLARI - Tre nuovi infermieri arriveranno a supporto dell'attività del reparto di pediatra di Castrovillari, minacciato di chiudere definitivamente viste le gravi carenze di organico che non consentivano neppure una turnazione tra operatori sanitari.
La comunicazione è giunta nel tardo pomeriggio di ieri al primario della Pediatria di Castrovillari, complice l'impegno del consigliere regionale Ferdinando Laghi, che nei giorni scorsi aveva sollevato nuovamente il problema che attanaglia il reparto dedicato ai più piccoli, e la mobilitazione dei sindaci del territorio, scongiurando l’ipotesi paventata nei giorni scorsi di una immediata sospensione dei ricoveri.
«Esprimo il mio compiacimento per la risoluzione della grave problematica, che per primo avevo denunciato e per la quale avevo chiesto l’intervento tempestivo da parte dell’Azienda sanitaria provinciale - ha dichiarato il capogruppo in Consiglio regionale per De Magistris Presidente, Ferdinando Laghi - Da quanto ci è stato comunicato, le tre unità infermieristiche prenderanno progressivamente e fin da subito servizio presso la Pediatria del “Ferrari"».
«Si tratta, in ogni caso - commenta Laghi -, di un primo positivo risultato per lo “Spoke” di Castrovillari a cui, mi auguro, facciano seguito robuste iniezioni di personale a tempo indeterminato che vada a ricoprire tutti i ruoli necessari previsti in pianta organica, dagli amministrativi, ai tecnici, ai sanitari. Le richieste congiunte del Territorio - Sindaci, Istituzioni, Associazioni, singoli cittadini - hanno trovato l'ascolto dovuto presso i Vertici dell'Asp di Cosenza, a indicare, ancora una volta, come l'unione faccia effettivamente la forza».
«La situazione, ora, più immediatamente risolvibile – afferma, infine, il capogruppo -, è senz’altro quella della Riabilitazione Intensiva, attraverso la riqualificazione della struttura e il richiamo in sede del primario il quale, ingiustificatamente demansionato e “spostato” altrove, attende, da anni, di poter finalmente tornare al proprio posto, cosa che insistentemente richiede».