Nel basso Jonio cosentino l'estate scorre tra cumuli di rifiuti, turisti esterrefatti ma anche tanti incivili
Emblematica la situazione di Mandatoriccio mare dove in piena stagione estiva, montagne di rifiuti gridano all'emergenza sanitaria rappresentando uno sgradevole biglietto da visita per i turisti. La denuncia di Legambiente
MANDATORICCIO - Nel basso Jonio cosentino l'estate scorre tra cumuli di rifiuti lungo le strade, turisti esterrefatti ma anche tanti incivili che creando vere e proprie discariche abusive ai margini delle strade non fanno altro che aggravare l'emergenza. L'esempio eclatante di questo stato di cose è Mandatoriccio, ma di paragoni se ne potrebbero fare a iosa con altre località dell'area costiera sibarita. Il circolo Legambiente Nicà, dopo diverse segnalazioni, tre giorni fa ha constatato tramite un sopralluogo, la presenza di rifiuti ammassati in strada e non ritirati, in località “Le Ginestre ”.
Ieri mattina, Il presidente della sezione cariatese del Cigno verde, Nicola Abruzzese ha inviato la segnalazione al Prefetto, all'Asp di Cosenza, al Commissario del Comune di Mandatoriccio, nonché ai Carabinieri e alla Polizia Municipale dello stesso centro per mettere in evidenza «la gravissima situazione sanitaria che si è venuta a creare nel Comune di Mandatoriccio ed in tutta la marina a seguito dell’abbandono dei rifiuti solidi urbani, di materiale ingombrante ed altri rifiuti di vario genere. Si chiede, inoltre, al Commissario Prefettizio Dott. Stefano Tenuta si legge ancora nella nota - l’emissione di un’ordinanza contigibile ed urgente per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, al fine di scongiurare l’alterazione degli equilibri di vita naturale. Quanto sopra descritto può comportare alterazioni più o meno significative delle singole forme di vita animale o vegetale presenti nelle aree interessate o anche degli equilibri di vita di complessi ecosistemi naturali».
Così, in piena stagione estiva, i cittadini mandatoriccesi si trovano davanti ad un'emergenza sanitaria di non poca rilevanza. Questa, inoltre, intacca l'immagine del turismo, fonte di sostentamento primaria del paese, che trova la sua massima espressione proprio in questi mesi.
Augurandoci che questo problema trovi il prima possibile una soluzione, per il momento ci appelliamo al buon senso dei cittadini, e di chi abita anche temporaneamente questi luoghi, pur consapevoli purtroppo, che non basti a colmare le lacune di un sistema che investe più territori, e che è palesemente fallato.