In Sila salvata una biscia di quasi 2 metri caduta in un fosso
L'esemplare è stato avvistato da un pastore del posto che si è subito rivolto all'esperto Congi. Trovate anche le uova depositate dal rettile
CORIGLIANO-ROSSANO – Salvato in Sila un esemplare di biscia dal collare barrata (Natrix helvatica) di 1 metro e 66 cm di lunghezza caduta in un fosso profondo almeno tre metri, in località Olivaro a San Giovanni in Fiore.
L’esemplare femmina dalle grandi dimensioni è stato avvistato da un pastore della zona che si è rivolto a Gianluca Congi agente dilla Polizia provinciale di Cosenza, ente da cui ha ricevuto encomi sul lavoro di tutela ambientale e antibracconaggio che da sempre svolge sul campo, soprattutto nel territorio silano.
In virtù della campagna di sensibilizzazione e informazione sull’utilità dei rettili che l’ornitologo silano ha svolto in questi anni sul territorio dell’Altopiano, appena avvenuto il ritrovamento da parte dell’allevatore locale, Congi è stato subito avvisato.
Durante il salvataggio sono state inoltre trovate le uova completamente disidratate a causa delle alte temperature e della continua esposizione al sole, che il rettile aveva depositato.
Le difficoltà per il recupero dell’esemplare non sono state poche, ma grazie all’uso di una scala che ha permesso a Congi di scendere in profondità, la biscia dal collare barrata è stata tratta in salvo. In prossimità è stato trovato anche un rospo comune (bufo bufo), preda di cui il rettile è ghiotto.
Entrambi gli esemplari sono stati reintrodotti nel loro habitat naturale.
(foto Gianluca Congi)