Emergenza Guardie Mediche, Garofalo denuncia le carenze del sistema sanitario
«L'intera regione fa i conti con questo disagio. C'è bisogno di una grande mobilitazione di tutti i territori per pretendere che almeno i livelli minimi essenziali di assistenza, vengano garantiti»

CASSANO JONIO - «La Calabria è in piena emergenza guardie mediche. Da nord a sud tutti a fare i conti con la mancanza del servizio di continuità assistenziale. È cronaca che quando scattano le ore 20, incominciano i problemi e si inizia a peregrinare nei vari pronto soccorso, per tentare di ricevere un primo intervento». L'ennesima denuncia, arriva da Francesco Garofalo, portavoce del Comitato Spontaneo di Cittadini per tutela della salute pubblica d Cassano Jonio, che si fa interprete delle istanze dei territori della Sibaritide e del Pollino.
«È evidente - aggiunge - che in piena estate con l'arrivo del popolo delle vacanze, la popolazione residente aumenta e la situazione assume contorni più drammatici, in particolare nelle aree interne e montane. Avendo assestato un durissimo colpo a quella bellissima legge del sistema sanitario nazionale (per capirci la 833) di cui oggi paghiamo le conseguenze e un prezzo altissimo, insieme al deserto della medicina territoriale, continuano ad intasarsi i pronto soccorso».
«Al punto in cui siamo - ha concluso -, c'è bisogno di una grande mobilitazione di tutti i territori per pretendere che almeno i livelli minimi essenziali di assistenza, vengano garantiti. Per ottenere questo, le popolazioni e sindaci devono giocare un ruolo determinante».