Violenza e degrado a Schiavonea: «Se non cambia nulla sarò costretto a chiudere»
Lo sfogo amaro di Nicola Celi, commerciante storico del borgo marinaro che denuncia: «Ogni sera si ripetono episodi di violenza, urla, litigi, provocazioni». Intanto le Forze dell'Ordine sono costrette a fare gli straordinari

CORIGLIANO-ROSSANO – «Dopo quarant’anni di attività sono stanco. Se le istituzioni non intervengono, sarò costretto a chiudere. Non per fallimento, ma per dignità»”. È lo sfogo, amaro ma lucidissimo, di un commerciante storico di Schiavonea, Nicola Celi, che ha deciso di rendere pubblica la propria esasperazione per il clima sempre più difficile in cui è costretto a lavorare.
Il centro della denuncia è piazza Portofino, cuore pulsante della frazione turistica di Corigliano-Rossano, frequentata ogni sera da centinaia di persone tra residenti, turisti e famiglie. Ma nelle parole del commerciante, questa vivacità si sta trasformando in un problema di ordine pubblico.
«Ogni sera – racconta – si ripetono episodi di violenza, urla, litigi, provocazioni. Alcune persone, spesso in evidente stato di ubriachezza o sotto l’effetto di sostanze, infastidiscono clienti e passanti. Donne e ragazzi hanno paura persino ad avvicinarsi al bancomat, situato a pochi passi dalla piazzetta. Io stesso ho denunciato più volte la situazione, ma non è cambiato nulla».
Le Forze dell’Ordine, secondo quanto riferito, sarebbero a conoscenza dei fatti e presenti sul territorio, ma le risorse attuali non sembrano sufficienti a garantire un controllo efficace e costante. Non manca la buona volontà, ma obbiettivamente, è nei numeri una lotta a dir poco impari.
«Serve un presidio fisso – sottolinea il commerciante – almeno nelle ore serali, tra le 20:00 e le 5:00. Con la quantità di persone che affollano piazza Portofino è impensabile lasciare l’area senza un controllo costante. Le forze dell’ordine fanno il possibile, ma non basta». La situazione sarebbe aggravata anche dalla vendita non regolamentata di bevande alcoliche, che contribuisce a un aumento di comportamenti aggressivi e situazioni di disagio nelle ore serali. Diversi operatori e cittadini chiedono una maggiore attenzione e un controllo più rigoroso sulla distribuzione di alcolici, per contenere episodi di ubriachezza molesta e mantenere un clima di sicurezza e rispetto per tutti.
Infine, un appello all’amministrazione comunale affinché l’attenzione non si limiti all’organizzazione di eventi estivi. «Va bene organizzare concerti, feste, spettacoli. Ma non si può ignorare il problema della sicurezza e del decoro urbano, che in molte zone lascia a desiderare. Servono interventi concreti, non solo post sui social. Noi commercianti non possiamo essere lasciati soli».
Una testimonianza forte, che riflette il disagio di tanti operatori economici e cittadini. E che pone con urgenza una domanda alle istituzioni: Schiavonea merita di più? - di Matteo Monte