I pastori diventano le sentinelle del parco della Sila, un'arma efficace contro gli incendi
Al via il Progetto Pastore Custode 2022, in cui gli allevatori silani saranno attivi anche nella veste di custudi delle terre del parco nazionale e di supporto alle squadre Anti Incendio Boschivo
CORIGLIANO-ROSSANO - Dopo il grande successo dell’anno 2021 riparte anche quest’anno il Progetto Pastore Custode 2022 voluto dall’Ente Parco Nazionale della Sila e dal Gal Kroton con il patrocinio dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria.
Il Progetto coinvolgerà 38 allevatori dell’area circoscritta al comune di San Giovanni in Fiore ed in seguito sarà allargata alle altre aree del Parco. Allevatori che anche quest’anno saranno da supporto ed aiuto agli organi competenti ed alle squadre AIB (Anti Incendio Boschivo). Attraverso il progetto si vuole creare un rapporto collaborativo, una nuova alleanza per la custodia, la cura e la protezione del Parco.
La presenza costante e professionale dentro i territori ove pascola il proprio bestiame conduce inevitabilmente l’allevatore ad essere il primo protagonista di tutte quelle azioni ed opere che possono prevenire i tanti eventi calamitosi e soprattutto quelli legati agli incendi boschivi. Il Pastore custode diventa sentinella, punto di riferimento e di primo intervento per la manutenzione del Territorio, la cura e la Protezione dell’ecosistema, e per le politiche AIB (Anti Incendio Boschivo), grazie alla presenza quotidiana e quindi alla capillare conoscenza dello stato dei luoghi.
Ma Pastore Custode vuol dire anche custode delle tradizioni gastronomiche infatti nell’ambito del progetto saranno previsti degli eventi per promuovere la cultura del cibo legata al mondo pastorale. Quindi un’estate legata alla natura, alla cultura, alla prevenzione fino alle degustazioni.
Chi fa il Pastore conosce bene il territorio in cui opera, ne conosce il passato e, attraverso il presente, riesce a vederne il futuro.
(fonte comunicato stampa)