Estate a Corigliano-Rossano, una città "agghindata" a festa... ma non per tutti
Dopo gli esercenti di Schiavonea che avevano lamentato l'assenza di eventi in piazzetta Portofino, ora sono i titolari delle attività del lungomare Momena ad avanzare le stesse rimostranze
CORIGLIANO-ROSSANO - «Non molti giorni fa ho letto con entusiasmo un post Facebook pubblicato, tra l’altro, sulla pagina ufficiale del comune di Corigliano-Rossano in cui veniva presentato “uno degli eventi clou del cartellone del Coro Summer fest” denominato “Notte dello Ionio”. Nello stesso si spiegava che tale evento avrebbe rappresentato “un lungomare a festa per tutta la notte […] per fare il pieno di divertimento ed emozioni, tra musica, arte, cultura, enogastronomia, teatro, danza e le installazioni luminose del Festival delle Luci”. L’entusiasmo iniziale ha dovuto tuttavia scontrarsi, ancora una volta, con la realtà fattuale».
Esordisce con queste parole Mattia Domenico Caccuri, co-titolare del Camping Oriental Park sito sul lungomare dell’area urbana di Rossano, attraverso una nota stampa con cui si mette in luce un situazione che accomuna sia Schiavonea (ne abbiamo parlato qui) che Sant’Angelo.
Il disappunto nasce da tutti coloro che esercitano attività commerciali, dalla ristorazione alle strutture ricettive, in tratti di lungomare evidentemente trascurati dall’amministrazione comunale per ciò che riguarda il coinvolgimento di queste zone nel programma di intrattenimento estivo ideato e promosso dal comune di Co-Ro, concentrato solo in alcuni punti.
Mattia Caccuri lo spiega chiaramente nella nota: «Già qualche giorno dopo, infatti, ho notato la presenza di installazioni luminose concentrate in una specifica e delimitata area dell’intero lungomare e, ancora dopo, vedevo pubblicato l’elenco delle attività e degli eventi dedicati con tanto di ubicazione (la solita!). Ebbene, dopo un’attenta lettura del programma più che di un Lungomare in festa credo si debba parlare di nemmanco un chilometro di costa in festa. Come di consueto, infatti, le attività sono completamente concentrate tra la Torre Sant’Angelo e l’Anfiteatro, restando del tutto emarginata zona Momena, anch’essa centrale, ove insistono numerose attività produttive, turisti e cittadini».
«La questione non è di certo nuova per chi scrive. Come titolari del Camping Oriental Park sono ormai anni che ci troviamo esclusi da tutte le iniziative comunali – dichiara il giovane imprenditore - quali che siano i rappresentanti politici promotori. Non si comprendono le ragioni di una tale scelta considerando la massiccia presenza di turisti in zona. Basti pensare che la nostra struttura, registrando migliaia e migliaia di presenze annue, rappresenta una delle principali realtà ricettive dell’a.u. di Rossano, così contribuendo non solo al miglioramento ed efficientamento dell’offerta turistica, per mezzo della tassa di soggiorno che, si badi, ha lo stesso importo quale che sia la zona ove è ubicata la struttura, ma anche alla creazione di un indotto economico/commerciale tra i più elevati e importanti della città. Le scelte incomprensibili ab illo tempore adottate, invece, finiscono per danneggiare tutte le strutture della zona in termini di attrattività».
«Insomma, con quanto si sta scrivendo non si vuole aprire alcuna polemica politico-partitica: questa situazione esisteva prima dell’amministrazione Stasi – continua Mattia Caccuri - che ne ha solo ereditato l’orientamento, e continuerà ad esistere in futuro. Si tratta piuttosto di uno sfogo dal quale si spera si possa cogliere il meglio».
«Ci tengo tuttavia – conclude la nota - ad esprimere un’ultima considerazione di merito: forse, e dico forse, prima di anche solo pensare a congiungere il lungomare di Rossano con quello di Corigliano, sarebbe meglio concentrarsi ad unificare, al suo interno, il lungomare dell’area urbana di Rossano».