Da un anno senza climatizzatore: sudori e malori per gli agenti della Polizia locale di Co-Ro
Tra agenti con gravi patologie croniche costretti a fare il turno di piantone con temperature folli e altri che trovano refrigerio con ventilatori che «spostano solo aria calda»: la difficile condizione del comando di piazza Matteotti
CORIGLIANO-ROSSANO – Quarant’anni fa quello del caldo era un non problema che si risolveva con i ventilatori, oggi i tempi sono cambiati: il caldo è diventato asfissiante e l’unico vero refrigerio lo garantiscono i condizionatori. Che sono diventati uno strumento di comfort imprescindibile e necessario. Soprattutto negli uffici pubblici. C’è chi ne fa un uso smodato (che diventa spreco), altri invece quell’aria fresca la agognano senza poterla avere.
È quello che sta succedendo da ormai un anno nel comando di piazza Matteotti nel centro storico di Rossano, dove ha sede uno dei centri della Polizia locale di Corigliano-Rossano e dove più di un anno gli agenti assegnati a quella stazione attendono che venga riparato un guasto meccanico all’impianto di climatizzazione.
Il caldo degli ultimi giorni si è fatto sentire come non mai e quei dipendenti pubblici che fanno la spola tra le strade roventi e le scrivanie lo hanno patito più di tutti gli altri colleghi. Una situazione più volte segnalata agli uffici comunali competenti anche se sembra difficile, quasi impossibile, venirne a capo. E questo nonostante pare sia stato fatto presente più volte della presenza di agenti affetti da gravi patologie croniche che sono costrette ad assolvere ai turni di piantone, in un luogo dell’edificio che è esposto totalmente alla luce del sole e, quindi, alle alte temperature.
In questi giorni non sono mancati i malori, nonostante per supplire all’assenza dell’aria climatizzata siano stati forniti dei ventilatori che, però, come ci racconta uno degli agenti «spostano soltanto aria calda peggiorando di fatto le condizioni di vivibilità dell’ambiente».
Certo, lavorare al fresco dell’aria condizionata è un privilegio che non hanno tutti. Si pensi a quanti svolgono ancora oggi lavori durissimi, sotto al sole cocente, dove lo split del climatizzatore è solo un sogno recondito. Ma dal momento che i dipendenti che lavorano negli uffici godono di questo privilegio è giusto che lo sia per tutti e non solo per una parte di loro.