A Cariati riapre le porte il museo sito nel settecentesco Palazzo Chiriaci
Il 12 luglio si terrà l'inaugurazione del Museo del Mare, dell'Agricoltura e delle Migrazioni con la mostra sulle collezioni etno-antropologiche
CARIATI – «Museo del Mare, dell'Agricoltura e delle Migrazioni (Mu.M.A.M), con l'inaugurazione del progetto espositivo, si aggiunge un ulteriore e prezioso tassello al percorso che abbiamo fortemente voluto portare a compimento: affidare a questo presidio culturale, spazio aperto all'inclusione e al confronto, il racconto emozionale dell'identità, delle culture e della civiltà del lavoro che fanno di Cariati una destinazione turistica e culturale fruibile 365 giorni l'anno».
È quanto dichiara il sindaco Filomena Greco esprimendo soddisfazione per questo importante risultato che restituisce alla comunità, caricandolo di ancora maggiore significato, un edificio storico come Palazzo Chiriaci.
Martedì 12 luglio alle ore 19 si apriranno le porte sulle Collezioni etno-antropologiche.
«Il Mu.M.A.M– prosegue il primo cittadino - non è un museo, ma il nostro museo. Il Museo che rende viva e visibile la memoria del nostro passato, del perché e del come siamo arrivati fino ad oggi. C'è in questo luogo non solo la storia della nostra terra, del nostro paese e dei popoli che lo hanno vissuto ma in esso è racchiuso anche il nostro presente e soprattutto il nostro futuro».
«Dietro tutto questo – spiega Assunta Scorpiniti, ideatrice del percorso museale e curatrice delle Collezioni - c'è un percorso quasi trentennale di studio, ricerca e relazioni, che hanno portato all'ideazione dell'itinerario narrativo. La scelta tematica - prosegue – deriva infatti da una precisa ragione identitaria, dal momento che l'intera civiltà locale ha avuto origine e si è sviluppata intorno alle attività agricole, marinare, artigianali e nel quadro dei vecchi e nuovi flussi migratori. Tengo a dire – conclude – che si tratta di un museo in progress per quel che riguarda l'acquisizione, la conservazione, lo studio e la valorizzazione non solo dei beni etno-antropologici, ma anche quelli culturali e umani connessi all'esistenza di questo Museo, che dovrà essere aperto e vivo come centro di studi e ricerca, luogo di comunità, sede per gli incontri e la promozione delle culture».
Situato nel centro storico, nel settecentesco Palazzo Chiriàci, di proprietà comunale, il Museo è disposto su due piani con terrazzo panoramico. Oltre alle sale dedicate ai significati museali specifici (Sala dell'Agricoltura e delle Culture Contadine, Sala del Mare e delle Culture Mediterranee, Sala delle Migrazioni e dei Cammini) è dotato di un Ufficio Turistico, di uno spazio Biblioteca, di un'aula didattica e di un'ampia e attrezzata Sala Congressi, delle Arti (con le esposizioni permanenti degli artisti Caniglia, Jannelli e Liguori), della Storia, inaugurata nello scorso mese di dicembre e già fruita per incontri e dibattiti.
Con la cerimonia di inaugurazione delle Collezioni, il Museo comunale aprirà i battenti e potrà essere visitato, per il momento, ogni lunedì, giovedì e domenica dalle ore 18 alle ore 22; dai gruppi su prenotazione. Ospiterà, inoltre, per i mesi estivi, diversi eventi culturali e artistici.
Successivamente, in collaborazione con le scuole, le categorie sociali, associazioni, i vari istituti culturali, museali e turistici del territorio, sarà redatto un programma museale annuale che partirà in autunno.
(fonte comunicato stampa)