9 ore fa:«Ai miei tempi il Natale era davvero speciale». Anche "questo tempo" è nostro: appropriamocene
12 ore fa:Accusati di favoreggiamento alla prostituzione: tutti assolti
10 ore fa:Sede decentrata del Conservatorio, Straface: «Non faremo mancare l’impegno»
12 ore fa:Bevacqua (Pd) interviene sul bilancio regionale: «La Regione non può essere un bancomat»
8 ore fa:Sta sorgendo una meraviglia ingegneristica: ecco il maestoso Viadotto Avena | VIDEO
8 ore fa:La magia delle tradizioni del Natale pronta ad invadere il centro storico | VIDEO
7 ore fa:Domani pomeriggio a Rossano scalo apre Wycon
9 ore fa:“Chiante e Juri”, ecco il calendario 2025 della Pro Loco di Castrovillari  
9 ore fa:La Vignetta dell'Eco
7 ore fa:La Calabria? Una regione spesso vittima del brutto

Trebisacce, gli studenti dell'Istituto Alvaro simulano un processo per dire no al cyber bullismo

1 minuti di lettura

TREBISACCE -  Si chiama role-playing ed è una delle tecniche di formazione scolastica più affasciananti ed efficaci.

Nello specifico si tratta di una tecnica di simulazione che vuole riprodurre in aula, quindi in un ambiente protetto, problemi e accademimenti simili a quelli della vita reale.

Non è stato tuttavia un edificio scolastico il palco sul quale ha avuto luogo l'affascinante iniziativa "Ciak: un processo simulato per evitare un vero processo", giunto alla sua settima edizione, bensì il tribunale di Castrovillari.

Protagonisti di questa brillante inizitiva dalla forte valenza didattica gli alunni delle classi IIB, IC e IIC della scuola seconda di primo grado dell'istituto comprensivo Corrado Alvaro di Trebisacce. Gli studenti, guidati dalle professoresse Lucia Micalizzi e Zoila De Bartolo sono stati protagonisti di una rappresentazione, prodotto finale di un progetto che si è dipanato nel corso dell'anno scolastico, finalizzato alla “messa in scena” di un vero e proprio processo, che si è tenuto nelle aule del Tribunale Ordinario di Castrovillari, simulato dai ragazzi in collaborazione con gli operatori della associazione promotrice  sulla base di un copione ispirato ad un caso reale particolarmente significativo dal titolo: “La maschera”.

Il tema dominante di cui si è dibattuto è il cyber-bullismo. Gli alunni hanno ricevuto il plauso dell’avvocato Chiara Caruso, che ha “giudicato” esemplare la performance degli attori. L’attività è inserita nell’ambito dell’iniziativa promossa dall'Associazione "Ciak:formazione e legalità", attraverso la quale si contribuisce ad educare alla legalità le nuove generazioni.

Hanno preso parte al progetto gli alunni: Felicia Adduci, Ilaria Rino, Maria Luisa Viceconte, Francesca Malucchi, Ludovica Fanizza, Gianira Folda, Francesca Lo Caso, Angelo Guglielmelli, Vanessa e Serena Santadaga, Marianna La Sala, Francesco Canciello, Domenico Covelli, Miriana Malvito, Elisa Falcone, Roberta Brunacci, Nicola Corvino, Giacomo Pala, Gabriele Gramisci, Sara Rescia, Ilaria Amerise, Alice Massafra, Khaled Amro Alzarqan, Giorgia Bonanno, Maria Caterina Adduci, Angelica Oppedisano.

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.