San Lorenzo Bellizzi presenta i pomeriggi archeologici
Il piccolo comune sito del Parco Nazionale del Pollino continua ad affermarsi come punto nevralgico del confronto sui temi legati all'archeologia del territorio dell'Alto ionio e del Pollino.
SAN LORENZO BELLIZZI – Il piccolo borgo arroccato nel Parco Nazionale del Pollino si conferma sempre più capitale degli studi archeologici del territorio, e non solo.
San Lorenzo Bellizzi si è contraddistinto, negli ultimi anni, come un polo di grande vitalità sul piano della ricerca storico-archeologica. Nell’aprile del 2016 ha patrocinato le Giornate Internazionali di Archeologia “Il Pollino. Barriera naturale e crocevia di culture”; a partire dal 2017 ha accolto una missione di ricerca interuniversitaria attiva nell’esplorazione delle grotte preistoriche sulla locale Pietra Sant’Angelo, permettendo studi e indagini multidisciplinari tuttora in corso; nel 2019, ancora una volta, ha ospitato un convegno di valenza internazionale, intitolato “Dal Pollino all’Orsomarso. Ricerche archeologiche fra Ionio e Tirreno”. Qualche giorno fa, presso il Centro polifunzionale di San Lorenzo Bellizzi, nel corso della prima di una serie di iniziative di divulgazione archeologica previste per l’anno 2022, sono stati presentati i risultati diffusi nel corso del convegno del 2019, raccolti oggi in una splendida opera libraria in due volumi forte di una grande cura cartotecnica.
I lavori sono stati aperti dall’intervento del sindaco di San Lorenzo, Antonio Cersosimo, che ha sottolineato l’importanza di credere nell’azione politica delle amministrazioni tesa a fare la differenza sulla crescita turistica, sociale e culturale di luogo che, per la loro bellezza, non hanno nulla da invidiare a centri nevralgici di turismo nazionale.
L’evento si è articolato in due parti: durante la prima è intervenuto Felice Larocca, archeologo e speleologo dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e del Centro di ricerca “Enzo dei Medici”, il quale, dopo un breve focus sulle attività archeologiche di cui San Lorenzo è attualmente protagonista, ha introdotto due giovani studiosi, titolari di due avvincenti progetti di ricerca scientifica nel territorio del Pollino: Francesco Breglia, in forza all’Università del Salento a al Centro di ricerca “Enzo dei Medici”, che ha esposto un’idea progettuale legata all’archeobotanica delle foreste preistoriche del Pollino, e Delia Carloni, dell’Université de Genève e del Centro di ricerca “Enzo dei Medici”, che ha esposto la sua proposta di ricerca legata alle ceramiche preistoriche delle grotte del Pollino. La seconda parte dell’evento ha invece avuto come protagonista uno dei massimi esponenti dell’archeologia calabrese e italiana, Giovanna De Sensi Sestito, già Professore ordinario di Storia greca presso l’Università della Calabria, la quale ha analizzato e presentato agli astanti in una lectio magistralis gli atti del convegno “Dal Pollino all’Orsomarso. Ricerche archeologiche fra Ionio e Tirreno”, a cura di Gloria Mittica, Carmelo Colelli, Antonio Larocca, Felice Larocca.
Finalità dell’incontro, a cui hanno preso parte anche i sindaci di Alessandria del Carretto, Domenico Vuodo, e di Francavilla Marittima, Gaetano Tursi, era non tanto parlare delle ricerche e delle scoperte che hanno visto San Lorenzo importante palcoscenico nazionale, quanto porre le basi per la creazione di una vera e propria rete di possibili itinerari di visita, capace di unire le tante realtà di un territorio che dal Pollino si estende fino all’Orsomarso, collegando dunque Ionio e Tirreno.
Le potenzialità legate al turismo archeologico sono infinite, ma possono essere elevate ulteriormente a potenza nel momento in cui si crea una reale unione tra tutti gli enti del territorio, permettendo così la nascita di un vero e proprio brand consorziale che abbracci realtà come il Museo di Sibari, il Parco Archeologico di Broglio di Trebisacce, il Parco di Timpone della Motta di Francavilla, il Museo Laviola di Amendolara, il Centro di ricerca speleo-archeologica di San Lorenzo Bellizzi in un elenco che è solo esemplificativo e non sicuramente esaustivo.
Questa una delle proposte sorte nell’ambito del dinamico e interessante pomeriggio dedicato al passato che può diventare volano per il futuro. Sapranno i primi cittadini del territorio e i rappresentanti degli enti sovracomunali riuscire a creare le condizioni perché ciò che è solo una proposta diventi concretezza?
La risposta al prossimo appuntamento dedicato all’archeologia.