Non c'è Regina senza sudditi: l'affascinante e sorprendente regno delle operaie della natura.. le api
Oggi è la giornata mondiale dell'ape: abbiamo scoperto che il loro è un vero e proprio regno monarchico, che l'ape regina non lavora ma dirige i lavori, e soprattutto come avviene la produzione del miele. Scopriamolo insieme
CORIGLIANO-ROSSANO - Oggi è la giornata internazionale delle api: una giornata dedicata alla sensibilizzazione e all'importante impegno che api e impollinatori svolgono all'interno della nostra società. Abbiamo fatto una illuminante chiacchierata con Antonio Falcone, profondo conoscitore del regno alveare e proprietario di un'azienda apistica sita a Corigliano-Rossano.
Il settore apistico da un po' di anni a questa parte è un po' in crisi per quanto riguarda le produzioni. Questo è dovuto ai cambiamenti climatici che repentinamente hanno influito sulle temperature e che appunto si avvertono molto sulle api, sulla presenza dei fiori e sul comparto agricolo tutto.
L'ape, durante i periodi di fioritura così di trova dinnanzi a condizioni climatiche avverse e purtroppo non si riesce a produrre il miele. Anche se - ci rivela Antonio - quest'anno c'è stata una mini inversione di tendenza - essendoci alta pressione - le api stanno lavorando non in modo eccelso ma possiamo considerare questo inizio stagione come positivo.
Un altro problema che sorge è quello dell'inquinamento, quindi l'utilizzo di fitofarmaci che purtroppo vanno a debilitare e a creare moria in modo esagerato all'interno degli apiari, venendo a mancare dunque la forza lavoro. Da una parte i cambiamenti climatici - che hanno un forte impatto su questo - e poi l'inquinamento sono devastanti per l'apicoltura.
La stagione di produzione del miele
Per quanto riguarda la stagione della produzione, qui in Calabria le produzioni iniziano solitamente con le prime fioriture spontanee del mese di marzo (come l'erica oppure l'asfodelo, o il mandorlo) e poi si arriva al clou durante i mesi di aprile e maggio che vede, qui da noi, il grosso della produzione sugli agrumi (come le clementine), ed anche su fiori e piante (come la sulla, l'acacia).
Si continua poi, nei mesi di giugno e luglio grazie all'eucalipto, il castagno e poi a fine luglio - lungo le zone collinari - con la melata di quercia o di abete. Infatti si producono diversi tipi di miele, giusto?: Sì, ogni zona ha delle produzioni di varietà differenti di miele - e questo in linea di massima - avviene attraverso il nomadismo delle api.
Il nomadismo delle api
Si tratta dello spostamento delle api, da una postazione floristica ad un'altra in modo che si riescono ad avere poi fioriture. C'è da dire che non sempre il territorio che si ha a disposizione dia la possibilità di fare più fioriture, quindi per questo motivo l'ape diventa "nomade". Quando, troviamo uno sciame di ape, non bisogna avere paura, perché non fanno del male, ma come gli uomini cercano solo di difendersi.
Si tratta di una sciamatura naturale perché le api tendono a procreare nuovi alveari e quindi sciamano - tendendo di ubicarsi sempre nelle vicinanze dal luogo della fioritura, fermandosi per un po' di tempo, per poi tornare a dimora. Prediligono cavità di alberi oppure buchi all'interno di muri, insomma zone dove sono riparate anche in arrivo della brutta stagione.
Un regno monarchico
Le api rappresentano una forma di vita - una monarchia - particolarmente complessa, con delle regole ben precise. L'alveare viene visto come un super organismo pressoché perfetto, perché l'ape da sola non avrebbe chance, ma insieme alle altre rappresenta una società nella quale ognuno ha il proprio compito da svolgere: dalle pulizie al raccoglimento del polline da portare nell'alveare; c'è anche la figura del "magazziniere" che immagazzina il polline all'interno delle cellette; ci sono i "guardiani" che fungono da sentinella e quando avvertono il periodo corrono in soccorso le api "soldato" che a loro volta cercano di difendere ed attaccare l'invasore.
L'ape regina
Ogni alveare ha sempre un'ape regina e noi non potevamo fare a meno di approfondire questo intrigante aspetto: La regina è la parte più importante, perché porta avanti il processo di produzione: è lei che depone le uova creando nuova prole. Può capitare che da una cella reale nascano più api regine ma, queste, combatteranno tra loro perché la regina deve essere solo una che comanderà l'interno alveare.
Viene trattata davvero da regina perché lei non lavora, ma dirige i lavori! Viene infatti curata e alimentata da tutte le altre api. A lavorare invece sono le api "operaie" - le cosiddette bottinatrici - che escono dall'alveare andando ad accingere dalle diverse fonti di produzione nettarifere. Nettare che poi viene trasformato in miele.
Come comunicano tra loro? E con gli umani?
Mentre noi abbiamo un linguaggio linguistico, loro comunicano tramite gesti e l'emissione ormonali di sostanze chimiche. La regina, emette anche questi feromoni che hanno la funzione di tenere coeso il gruppo e per farsi riconoscere come tale.
L'ape non essendo addomesticata, dobbiamo essere noi a capire loro. È una bestiolina molto fragile, è come un cristallo. All'interno del loro alveare vivono in una condizione di perfezione - tendono a purificare il loro ambiente, rendendolo quasi asettico - e qualsiasi cosa potrebbe ribaltare o destabilizzare il loro equilibrio.
Durata di vita
La regina è quella che ha la durata di vita maggiore, in casi eccezionali arriva a vivere anche cinque anni, mentre le api operaie - anche a causa del complesso e stancante lavoro che svolgono - vivono, nel clou della stagione produttiva sì e no un mese e mezzo, o anche meno.
Nel momento in cui l'ape muore, c'è già quella che è nata grazie al ricambio generazionale, quindi ci sono tante morti anche durante la produzione ma anche nuove nascite, per questo motivo l'ape regina è di fondamentale importanza. Un alveare più riuscire a contenere anche una famiglia di sessanta o settanta mila api, che poi man mano vanno a sciamare durante le stagioni meno produttive. In linea di massima - il clou delle produzioni e delle api dal punto di vista numerico - va da aprile a giugno.
Le api non vanno in letargo: certo ci sono dei mesi in cui non lavorano ma, appena il tempo lo permette loro comunque escono lo stesso in cerca di qualche fioritura da mettere in "magazzino" o semplicemente per fare i loro bisogni!
Un mondo affascinante quello delle api, una forma di vita di rilevante importanza che raccoglie dentro sé un mondo che sarebbe complicato raccontare in un solo articolo a loro dedicato.