«L'essere umano al centro della politica, creatività e buona volontà per ripartire»
Pasqualina Straface (FI) pone la base fondante della ripresa economica, nella valorizzazione della persona, come nucleo fondamentale di rinascita
CORIGLIANO-ROSSANO - «La terribile prova della pandemia ha messo a nudo i limiti del nostro sistema socio-economico. Nel mondo del lavoro si sono aggravate le diseguaglianze esistenti e create nuove povertà. Non possiamo che condividere, nella ricorrenza odierna del Primo Maggio, la necessità di dare vita, tutti insieme, ad una nuova stagione economico-sociale e, soprattutto, culturale. Una stagione, come evidenziato dalla Conferenza episcopale italiana in un significativo messaggio, che ponga al centro la Persona, intesa come nucleo fondante e scrigno di ricchezze, non già materiali ed effimere, bensì fonte di ideali e valori da riscoprire nell’ottica di un nuovo Rinascimento civile, rispettoso delle individualità di ciascuno e dei diritti collettivi alla base di ogni società».
È quanto dichiara, in una nota, Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia.
«Il conflitto bellico in Ucraina ha messo in luce, ulteriormente, quanto sia fragile il concetto di Pace, la necessità di non dare mai per assodato nulla e di rinsaldare ogni giorno, con la propria testimonianza di vita e di cittadinanza attiva, quelle che riteniamo certezze nella società del benessere. Siamo chiamati – prosegue Straface – ad una sorta di ricetta comune, ad un “vaccino sociale” rappresentato dalla rete di legami di solidarietà, dalle iniziative della società civile e degli enti intermedi. A tutti noi è affidato il compito di impegnarci per il bene comune, indissolubilmente legato con la salvezza, cioè il nostro stesso destino personale».
«Il Primo Maggio, dunque, non come occasione di retorica e sterili proclami, ma momento tangibile per sostenere l’importanza del valore della cultura del lavoro nonché delle libertà e dei diritti civili. Ricordando le parole di Papa Francesco nella pentecoste del 2020: “Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi”. Auguri a tutti – conclude Pasqualina Straface - pertanto, affinché sia un Primo Maggio di riscatto, giustizia, coesione sociale e che abbia come base costitutiva l’essenza dell’individuo e la sua creatività».