Inaugurata oggi la pista ciclabile del Pollino e si guarda già alla Basilicata
Grande soddisfazione da parte delle istituzioni e partner turistici all'evento in cui il turismo green in Calabria si accellerà e richiama appassionati da tutto il sud Italia
MORANO CALABRO - Prima un'idea, poi un progetto, ora una solida realtà. La Ciclovia dei Parchi, vincitrice dell'oscar sul cicloturismo del 2021, oggi si arricchisce di un valore aggiunto che ne permette di valorizzare il contesto ambientale, culturale, paesaggistico: a Campotense, a ridosso del giardino de La Catasta, è stato inaugurato il nuovo tratto di pista ciclabile realizzata dal Parco nazionale del Pollino, sul tracciato dell'ex strada ferrata che conduce fino a Morano Calabro (leggi qui).
Grazie ai fondi della Regione Calabria quindi chilometri di infrastruttura verde sono stati compiuti per valorizzare le aree interne, rafforzare l'asset del cicloturismo che ormai anche in Calabria è una solida realtà che affascina tantissimi turisti provenienti da ogni parte d'Europa e del mondo.
«Oggi per il Pollino è una giornata meravigliosa - ha dichiarato soddisfatto del risultato raggiunto il presidente dell'Ente parco, Domenico Pappaterra - Presentiamo e consegniamo ai cicloamatori di tutta Europa e di tutto il mondo una infrastruttura che attraversa uno scenario straordinario realizzata con grandissima professionalità e competenza».
Lungo i tornanti della ex strada ferrata che collegava Castrovillari a Lagonegro si compie un progetto di grande valorizzazione del territorio nato dalla collaborazione tra Regione Calabria e l'Ente Parco Nazionale del Pollino che ora proseguirà con il nuovo finanziamento, già stanziato, per portare a compimento un nuovo tratto di ciclovia da Campotenese a Mormanno.
«Ma l'ambizione va oltre - ha aggiunto Pappaterra - con la nuova programmazione, i fondi del Pnrr o della comunità Europa, vogliamo arrivare con la ciclovia fino ai confini della Basilicata. E poi ancora da Castrovillari (dove già esiste un tratto di ciclovia che si collega a Morano Calabro) proseguire fino a Civita per costruire una grande strada verde che rafforzi il sogno di accogliere al meglio i cicloturisti che scelgono il Parco del Pollino per godere di borghi ricchi di storia e cultura, carichi di identità, con una natura spettacolare in ogni stagione dell'anno, in un territorio dove la enogastronomia è variegata e caratterizzata da tante varietà autoctone ed uniche».
In questi giorni, inoltre, la presenza dei partner europei del progetto Best Med, che focalizza l'attenzione sul turismo del Mediterraneo, ha permesso al Pollino di presentare l'esperienza della ciclovia ai delegati di questo happening, sicuri di poter rappresentare «un racconto positivo di quest'area - ha concluso Pappaterra - che ha saputo dare un grande contributo alla transizione ecologica del nostro Paese grazie a questo progetto che ci auguriamo possa diventare un punto di riferimento per i cicloturisti di tutto il mondo».
Nell'area di partenza del nuovo tratto di ciclovia è stata realizzata un'area di sosta per i piccoli con giostre, scivoli, ponte tibetano e uno spazio dedicato ai ciclisti per allenarsi e fare stretching, proprio a ridosso della vecchia stazione ferroviaria di Campotenese che ancora conserva la colonna di rifornimento d'acqua per i treni a vapore.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato i funzionari del Parco, della Regione Calabria, i delegati del progetto Best Med, il vice sindaco di Morano Calabro, Pasquale Maradei, in rappresentanza dell'amministrazione comunale che ha lavorato in stretta sinergia con l'Ente per la realizzazione della ciclovia, e ancora il consigliere regionale Katia Gentile e il vice presidente del consiglio regionale, Pierluigi Caputo. Al taglio del nastro è intervenuto anche Giovanni Aramini, funzionario regionale e coordinatore della Ciclovia dei parchi Calabria.
«Una soddisfazione enorme per la Calabria - ha concluso Aramini - perchè siamo riusciti, in sinergia con gli enti gestori dei Parchi, a trasformare una idea in una realtà operativa fruibile lungo i 540 chilometri del suo percorso. Oggi aggiungiamo valore a questa grande infrastruttura che attraversa i quattro parchi regionali terresti».