I sapori e le identità alimentari della Calabria conquistano il Cibus di Parma. Anche Pizzarotti visita lo stand
Orsomarso: «Si consolida così la strategia di internazionalizzazione che la Regione vuole offrire alle aziende calabresi raccontando sui mercati esteri la varietà, la storia e l'identità del made in Calabria»
PARMA - I sapori e le identità alimentari della Calabria conquistano il Cibus di Parma. Tantissimi visitatori, giornalisti di settore, food blogger, buyers internazionali, rappresentanti delle istituzioni hanno visitato lo stand della Calabria.
Di grande impatto è stata l'attività di promozione e valorizzazione delle aziende che hanno animato lo stand regionale, promosso dall’assessorato al Turismo e al Marketing territoriale della Regione Calabria, guidato da Fausto Orsomarso.
Il racconto delle identità alimentari più significative del panorama regionale, declinate nei piatti degli chef Niccolò e Gianluca Ganci, ha catturato l'attenzione di buyers internazionali provenienti da Giappone, Corea, Canada e Stati Uniti, cosi come quelli Europei.
Durante gli show cooking protagonista è stata anche la melanzana violetta di Longobardi De.Co.
Importante la presenza anche di operatori dell'informazione di settore: da Paolo Massobrio, anima de "Il Golosario", diventato negli anni un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del turismo enogastronomico, alla giornalista enogastronomica Giovanna Ruo Berchera per citarne alcuni.
E poi ancora il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti e il primo cittadino di Teramo, Giangiudo D'Alberto, nato a Cosenza originario della Calabria che ha tenuto a far "ritorno" nella sua terra di origine stuzzicando le prelibatezze presenti in fiera.
«L'evento – ha dichiarato Orsomarso - è stata un’ulteriore opportunità per sviluppare occasioni di business, realizzando anche un matching permanente tra buyer provenienti da ogni parte del mondo e le aziende regionali. Si consolida così la strategia di internazionalizzazione che la Regione vuole offrire alle aziende calabresi raccontando sui mercati esteri la varietà, la storia e l'identità del made in Calabria».