3 ore fa:Bonus affitti, Scutellà (M5s): «Famiglie dimenticate e zero pianificazione»
4 ore fa:Negato il diritto alla mobilità, Lampare: «Tornare in Calabria per Natale è un lusso»
4 ore fa:Centri Pubblici per la Procreazione Medicalmente Assistita in Calabria, Uva: «Progetto strategico per contrastare denatalità»
2 ore fa:Tradizione, comunità, meraviglia: nel cuore di Rossano prende vita il Natale identitario | VIDEO
1 ora fa:Corigliano Calcio, tre punti d'oro: 2-0 al Real Trebisacce
2 ore fa:Musica e poesie sotto l'albero, domani un magico appuntamento a "Porta Celeste"
5 ore fa:Cemento sulla pista di atletica del Brillia, Caputo (FdI) attacca il Comune: «Impianto stravolto»
3 ore fa:Finanziaria 2026, FdI rilancia sul fronte scuola: «Più risorse, più diritti, più tutele»
5 ore fa:Schiavonea, l’auto abbandonata sul lungomare che nessuno vede
6 ore fa:Black Friday e rincari natalizi, Colamaria (UdiCon): «Serve più tutela per i consumatori»

Voglia di andare a vivere in montagna, la Calabria in pole position per accedere ai fondi

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Buone notizie per i borghi storici calabresi, tra cui quelli dell’alto Jonio cosentino e della Sila greca. Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare il disegno di legge “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”, su proposta di Mariastella Gelmini, ministro per gli affari regionali e le autonomie.

Un ddl ad hoc ideato per il ripopolamento, la ripresa economica dei territori montani che versano in condizioni di svantaggio, raccogliendo in un testo unitario e sistematico interventi normativi finalizzati al raggiungimento di questi obbiettivi. Con la regolamentazione per l’individuazione dei comuni montani, il disegno di legge stabilisce anche come accedere agli incentivi previsti.

Il ministero della Gelmini, attraverso il piano di Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (Snami), finanziato dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit), in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani, stabilisce le linee strategiche per per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.

50 i comuni che risiedono ad una quota di altitudine superiore ai 700 metri (anche se il "limite" di altitudine non è più una discriminante) e sono sparsi in tutte e cinque le province calabre, idonei ad ottenere fondi tra cui: Mormanno, Longobucco, Bocchigliero, Acri, Albidona.

Oltre alla loro conformazione orografica, questi comuni si ritrovano anche ad essere isolati per una viabilità che certamente non incentiva, anzi soffoca il potenziale turistico-economico di cui sono ricche.

Tra gli incentivi sono previsti sostegni per coloro che andranno a vivere o avvieranno un’attività economico-commerciale.

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive