«La gestione politica del settore ittico in Calabria non risolve la crisi che sta mettendo in ginocchio i pescatori»
Le dichiarazioni di Salvatore Martilotti, a capo del Comitato regionale di settore, in aperta polemica con l'assessore Alecci e il suo immobilismo nel risollevare lo stato della flotta marinara di Schiavonea
CORIGLIANO-ROSSANO - «Da notizie di stampa grande successo della Regione Calabria al Seafood Expo Global 2022 di Barcellona e il consigliere regionale Ernesto Francesco Alecci (leggi qui), presidente del Flag Jonio 2 di Soverato e del basso ionio e conferma gli ottimi risultati ottenuti dal settore ittico calabrese alla più grande fiera europea sul mondo della pesca. Che dire? Apprezziamo questi risultati virtuosi, ma la quotidianità della pesca artigianale calabrese fotografa un comparto in ginocchio, non solo per una crisi strutturale che viene da lontano».
Lo dichiara Salvatore Martilotti, presidente del Comitato pescatori Calabria, in un comunicato stampa.
«Una crisi resa più acuta prima dall’emergenza sanitaria da covid-19 e, adesso, con la terribile guerra in Ucraina dall’aumento esponenziale dei costi operativi che stanno creando serie difficoltà nella prosecuzione dell’attività alle tante micro imprese di pesca, in prevalenza a conduzione famigliare. Nel mentre la Regione raccoglie ampi consensi, esageriamo - dichiara Salvatore Martilotti, presidente del Comitato pescatori Calabria - se diciamo che la politica, localmente e non solo, gestisce i Flag al posto dei pescatori? E’ corretto, solo per fare qualche esempio, che un consigliere regionale sia presidente di un Flag? Che un ex-presidente di un consiglio comunale e un ex-vice sindaco siano presidente e vice di un Flag?».
«Diciamo sciocchezze se affermiamo che la gestione politica di questo strumento innovativo e strategico per la pesca artigianale ha contribuito ad acutizzare la crisi del comparto? Adesso è tempo di non perdere altre opportunità con la nuova programmazione UE 2021/2027. Invertiamo rotta – afferma Martilotti - spoliticizziamo i Flag, usciamo dalla logica burocratica con programmi e progetti per creare opportunità di sviluppo e occupazione in modalità inter-settoriale con i fondi comunitari pesca. L’Unione Europea per affrontare la crisi della pesca marittima, nell’ambito della Pcp, sin dalla programmazione 2007/2013, è intervenuta per far fronte alla riduzione delle risorse marine e frenare la continua espulsione di addetti dal settore con strumenti e misure adeguati».
«I Gruppi di Azione Costiera sono stati una novità rilevante della pesca nei Paesi UE con risultati importanti raggiunti compreso l’Italia tant’è che in diverse Regioni si registrano risultati molto lusinghieri. E in Calabria? Con circa il 6% della flotta e le risorse della nuova programmazione Feampa dovremmo incominciare a prendere atto che è prioritario superare la gestione politica, ma anche uscire dalla logica burocratica. i Gruppi di Azione Costiera - continua Salvatore Martilotti - dovrebbero accompagnare il cambiamento attraverso politiche inter-settoriali e puntare sulla valorizzazione delle “Comunità costiere” con il decollo delle azioni innovative».
«E’ vero sin dall’operatività di questo straordinario strumento abbiamo perso importanti appuntamenti per sostenere i piccoli pescatori e l’economia costiera in modalità inter-settoriale e – si legge nel comunicato - forse, non è esagerato dire che siamo in presenza di risultati deludenti anche per via dell’assenza di due di quegli ambiti prioritari dei Flag: la diversificazione e l’innovazione in un’ottica di contaminazione virtuosa tra settori (piccola pesca, ambiente, turismo costiera, cultura e gastronomia del mare)».
«Qui a Corigliano-Rossano per dare nuova linfa e rivitalizzazione alla nostra “Comunità marinara di Schiavonea”, dopo le tante opportunità perse e importanti risorse strappate all’economia costiera del nostro litorale - conclude Salvatore Martilotti - la speranza deve essere supportata dal coraggio di una vera inversione di rotta per uscire dalla marginalità e puntare, tutti insieme, ad un modello di sviluppo integrato della pesca costiera del nostro litorale fatto di biodiversità, sostenibilità economica e sociale con l’ottimizzazione degli strumenti finanziari dell’Unione europea a partire dal decollo del Gruppo di Azione Costiera ”Flag Corigliano-Rossano” per dare centralità all’economia costiera di tutto il litorale Sibarita e gestire da protagonisti i fondi comunitari pesca per procurare nuove opportunità di sviluppo e occupazione, soprattutto, giovanile».