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Concorsi e gestione sibillina dell'ente: Stasi sarebbe il bersaglio del suo passato

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CORIGLIANO0-ROSSANO - «Abbassare e stemperare i toni: questo è il nostro invito, in quanto le discussioni vanno fatte con i giusti toni e nelle sedi opportune. Partendo da questo presupposto, bisogna sottolineare che uno dei pilastri della campagna elettorale del nostro Sindaco è stata la trasparenza amministrativa, accusando sempre le "vecchie amministrazioni" di aver avuto una gestione un tantino "sibillina"».

Lo afferma in un comunicato stampa Giovanni Lefosse, segretario provinciale Azione, secondo cui: «Ora tocca all'amministrazione Stasi dimostrare discontinuità».

«Flavio Stasi, da leone da palco che lasciava intendere di sputare fuoco e fiamme come i draghi di Deneris (de "Il trono di spade"), è diventato un agnellino, che va a braccetto, metaforicamente parlando, con le stesse ditte del passato, concedendo affidamenti diretti "a go-go", diventando più simile a Varys (l'eunuco, sempre da "Il trono di spade")».

«La città NORMALE È IN RITARDO SU TUTTO – continua Lefosse - le proroghe fioccano ed i cittadini hanno affrontato la spesa di una gara di appalto "ponte" (così è stata definita dai nostri amministratori locali) che collega una proroga contrattuale illegittima ad un non ben definito provvedimento, dato che la procedura per la "maxi gara di appalto europea" (di fantozziana memoria) non è ancora partita!!! A tutto questo si aggiungono un'infinita lista di indecifrabili provvedimenti amministrativi fatti in emergenza che aumentano, ovviamente, la pressione fiscale in capo ai nostri cittadini. Servizi? Ovviamente, come in una degna democrazia italiana che si rispetti, ZERO!».

«In sintesi: l'ordinario diventa straordinario, con tanto di selfie e di video per propagandare la manutenzione delle aree verdi. Davvero un grande risultato! – il segretario provinciale dichiara ancora - questione concorsi: le discussioni che tengono banco in questi giorni ci disgustano. È inutile ribadire che "NOI" che facciamo parte di una compagine culturale e politica "garantista", riteniamo quantomeno inopportuno ed indelicato, nei confronti della cittadinanza, la doppia morale. Chi prima gridava allo scandalo, ora non si scandalizza nel vedere amici, parenti e congiunti vari nelle graduatorie dei concorsi?».

«Se, ad esempio, il marito o la sorella di un consigliere comunale supera il concorso, lo supera per merito? Per raccomandazione? O, magari, per fortuna? A noi non è dato saperlo e sinceramente ci interessa poco: se riscontriamo anomalie le segnaleremo in procura prima ed al sindaco poi. Una cosa è certa: o il sindaco si è uniformato al "sistema" o il suo metodo era pura demagogia – afferma Giovanni Lefosse - il problema non è il concorso in sè o chi ha bisogno di una sistemazione per vivere; il problema è, come sempre, la politica. Perché, se da un lato il sindaco non perde tempo a puntare il dito contro la Presidente Succurro (che ha dato un incarico a titolo GRATUITO al marito - questione che, per noi, sia ben chiaro, è sbagliata!), dall'altro lato, il sindaco sembra aver privilegiato illustri sconosciuti, titolo oneroso. Sarebbe utile conoscerne, almeno, il CV perché, da quanto ci risulta, pare che la loro unica abilità sia quella di "facchinaggio", "installatore di tre-piedi" per videocamere e, forse, dog-sitter... E come se non bastasse ha ritenuto opportuno aumentarne lo stipendio (circa 2.300,00€)».

«Eticamente sarebbe più corretto e trasparente evitare queste nuove forme di "vassallaggio" soprattutto visti i proclami, in sede di campagna elettorale, dell'attuale sindaco il quale, all'epoca, si vendeva come "il nuovo moralizzatore" – continua il segretario provinciale di Azione - sia ben chiaro il sindaco ha attuato una procedura prevista dal TUEL, quindi tutto legale e conforme alla legge. I metodi di selezione ci lasciano perplessi: metodi che, forse, premiano più la fedeltà che la preparazione. Abbiamo solo qualche dubbio sul loro apporto alla macchina organizzativa, dubbi che nutrono anche migliaia di cittadini; ma ci sarà tempo e modo per chiarirli».

«Come disse Platone: "l'occhio tutto guarda tranne che sé stesso"» si legge a conclusione del comunicato.

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive