Trebisacce, «No War!» è la presa di posizione entusiasta e convinta degli studenti dell’Aletti
Gli allievi dicono no a ogni forma di conflitto armato per dirimere le grandi questioni politiche del mondo. Il muro eretto contro ogni forma di violenza si concretizza nell’ultima Assemblea d’Istituto
TREBISACCE - Le allieve e gli allievi dell’Istituto “Ezio Aletti” delle due Sedi di Trebisacce e Oriolo dicono «No!» a ogni forma di conflitto armato per dirimere le grandi questioni politiche del mondo. In maniera spontanea, il muro eretto contro ogni forma di violenza si concretizza nell’ultima Assemblea d’Istituto.
Gestita dagli stessi studenti nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, l’assise in questione s’accende proprio sul punto all’Ordine del Giorno in cui i ragazzi puntano il dito contro l’invasione dell’Ucraina. «No War!», ecco la presa di posizione entusiasta e convinta della popolazione studentesca dell’Aletti. Che dibatte, s’infiamma, chiede rispetto per un Futuro, il proprio, all’insegna della Pace. Così si consuma una importante e significativa mattinata “oltre” i soli banchi. E la gioventù dell’Alto Jonio si merita un “10” in pagella per il suo senso civico e la sua preparazione umana.
Il tutto è anche frutto degli ultimi giorni in classe caratterizzati, spesso, da un dibattito interdisciplinare proprio sui temi salienti della triste attualità internazionale. Il resto va in scena, appunto, nell’Assemblea d’Istituto anche con gli utili input della prof.ssa Mirella Franco, peraltro vicaria dell’Istituto.
«Le nostre allieve e i nostri allievi non finiscono mai di sorprenderci in modo positivo - commenta il Dirigente Scolastico, Alfonso Costanza - Anche questa loro iniziativa è un segnale di grande maturità. Vederli impegnati in un momento così alto di impegno civico è un grande orgoglio per tutti noi adulti della scuola e del territorio. Spesso si hanno toni critici sulle nuove generazioni: tuttavia, quando questi giovani si impegnano, non c’è altro che fare per elogiarli. Li ringrazio per questa nuova e grande prova che hanno realizzato e confido in loro per costruire una società rinnovata e migliore».