La preparazione per accogliere i profughi ucraini raccontata dal parroco di Terranova da Sibari
Il frate francescano parla di come la popolazione terranovese abbia risposto subito all'appello Caritas nel dare una sistemazione dignitosa a coloro che stanno scappando dalla guerra
TERRANOVA DA SIBARI – In questi giorni è indubbiamente attiva, sul fronte accoglienza profughi ucraini, la comunità di Terranova da Sibari. Il piccolo comune infatti si sta mobilitando per dare asilo a coloro che scappano dal conflitto che imperversa nell’Europa orientale.
Instancabile il lavoro dei frati minori francescani, presso la chiesa di sant’Antonio che da giorni hanno coinvolto l’intera popolazione nella raccolta fondi e nell’individuazione di alloggi consoni ad ospitare, per la maggior parte donne e bambini, in fuga dal loro paese d’origine perché hanno perso tutto ciò che avevano.
Raccogliamo la testimonianza di uno dei frati, tra i più operativi in tal senso, di cui non facciamo il nome su sua stessa richiesta, in quanto: «La carità si fa in silenzio – afferma il parroco – ragion per cui quello che stiamo facendo è un atto dovuto nei confronti di coloro che a rischio della propria vita, affrontano il viaggio della speranza, verso luoghi di pace».
«Ciò che vogliamo garantire, in piena armonia con l’operato Caritas – continua il sacerdote terranovese – è una sistemazione dignitosa, che probabilmente sarà a medio-lungo termine. L’obbiettivo è quello di integrare queste persone nel tessuto socio-economico del territorio, considerando che i dati che ci pervengono dall’Ucraina sono allarmanti e probabilmente questo conflitto porterà con sè strascichi devastanti ancora per lungo tempo».
Gli abitanti del piccolo borgo, sembra abbiano accolto immediatamente l’appello dei religiosi mettendo a disposizione appartamenti e sostegno, a coloro che arriveranno, tra meno di qualche settimana, dall’Ucraina: «Da Commenda di Rende già si registrano le prime accoglienze nella provincia cosentina – ci conferma il parroco – da lì man mano i profughi saranno poi assegnati alle varie diocesi. Quindi anche a Terranova dove tutto è quasi già pronto».
«L’entusiasmo dei fedeli non ha riserve – aggiunge il frate francescano – molte case sono disabitate, ma in ottime condizioni. Attraverso l’organizzazione Caritas e la solidarietà dei terranovesi, noi faremo il possibile per restituire dignità e riparo a tutti coloro che ne hanno bisogno».