12 ore fa:Teatro, musica e comunità: il Natale a Saracena è più ricco che mai
11 ore fa:Noi per Altea, quando il dolore diventa dono: a Rossano il Natale che salva la vita
12 ore fa:Barbieri porta la Calabria autentica a Milanofiere
8 ore fa:Enel, riparte la demolizione delle ciminiere. Intanto la holding apre a cessione aree, lungomare e nuovi investimenti
8 ore fa:«La democrazia vive quando chi governa non si sottrae, ma si espone»
10 ore fa:Domani disponibile l'annullo filatelico in onore di Vincenzo Valente
9 ore fa:Crosia: Forza Italia e CambiaVento chiedono la convocazione del Consiglio Comunale per la vicenda Tis
9 ore fa:«45 milioni per non decidere». Intanto la Calabria dei rifiuti resta senza impianti
11 ore fa:Identità e ricerca, Campana premiato al Pizza Doc Awards 2025 nella categoria "Best Trend"
10 ore fa:TomboliAmo Aido a Co-Ro, trasformare una festa in un gesto concreto a favore della vita

L’Arcidiocesi di Rossano-Cariati insieme all’Asp «per garantire assistenza religiosa»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Presso l'episcopio, è stata firmata, questa mattina, una convezione tra l’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e l’Asp di Cosenza, per garantire l’assistenza religiosa nelle strutture sanitarie che ricadono nel territorio diocesano. È la prima volta che viene stipulata una intesa di questo tipo tra la Chiesa locale e i vertici istituzionali dell’azienda sanitaria provinciale.

Ad apporre le firme sul documento sono stati l’arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise e il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza il dottor Vincenzo La Regina, presenti il vicario generale don Pino Straface, il direttore sanitario ff dell’Asp di Cosenza dottor Luigi Muraca e don Antonio Martello ex cappellano ospedaliero e oggi Canonico Penitenziere della Cattedrale Maria Santissima Achiropita.

L’incontro tra l’arcivescovo Aloise e il commissario La Regina si è svolto in un clima cordiale ed ha rinnovato lo spirito di collaborazione in un settore così delicato quale è quello della sanità che oggi, ancor più che in passato, deve mettere al centro la persona umana, con le sue sofferenze e fragilità, convergendo sulla visione di una “umanizzazione” della sanità che deve essere votata a fornire risposte alle richieste di chi si trova nella sofferenza fisica. Nell’occasione Mons. Aloise si è fatto portavoce dell’accorato appello giunto alla sua attenzione dai fratelli detenuti del carcere di Corigliano Rossano, a cui manca il servizio sanitario interno, rallegrandosi nel venire a conoscenza che l’ufficio del commissario si è già mosso per individuare una soluzione al problema. 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia