Co-Ro, sulla vicenda dei dipendenti Siarc sarà nuovamente interessata la Prefettura
Un primo incontro con il Prefetto di Cosenza si è tenuto a fine gennaio e durante la ditta si era assunta formalmente l'impegno di pagare le mensilità in arretrato. Impegno poi, nei fatti, disatteso
CORIGLIANO-ROSSANO - «Questa mattina il vicesindaco Maria Salimbeni, l'assessore al Personale, Mauro Mitidieri, alcuni rappresentati della Polizia di Stato, tra cui il vicecommissario Laurenzano hanno incontrato, nella sala giunta di Piazza Santi Anargiri, una rappresentanza dei dipendenti della ditta Siarc, in protesta a causa dei mancati pagamenti (per saperne di più leggi QUI), e Andrea Ferrone segretario generale della Filcams Cgil Pollino Sibaritide Tirreno».
È quanto si legge in una nota stampa del Comune di Corigliano-Rossano che così continua: «La posizione dell'amministrazione rispetto alla vicenda della questione mense scolastica è stata da sempre di apertura al dialogo al fine di contemperare non solo il dovuto rispetto dei diritti dei lavoratori ma anche la necessità di continuare a garantire un servizio mense adeguato ai bisogni degli alunni».
«Al termine dell'incontro – si legge - si è convenuto di investire nuovamente la Prefettura per accompagnare i diretti interessati nella fase di risoluzione relativamente alla questione pagamenti che, ricordiamo, non attiene all'ente comunale ma solo esclusivamente alla ditta. Un primo incontro con il Prefetto di Cosenza si è tenuto a fine gennaio e durante lo stesso la Siarc si era assunta formalmente l'impegno di pagare le mensilità in arretrato. Impegno poi, nei fatti, disatteso».
«La nuova richiesta fatta al Prefetto, per tramite dell'amministrazione comunale, è volta a mediare, ancora una volta, i rapporti tra dipendenti e datori di lavoro nell'ottica di trovare una soluzione in grado di ripristinare le normali regole di diritto. Al termine dell'incontro, con grande senso di responsabilità i lavoratori si sono impegnati a proseguire il lavoro per venire incontro alle esigenze dei giovani alunni» concludono.