Cassano, Papasso sull' 8 marzo: «Essenziale il ruolo delle donne per la costruzione di un mondo di pace»
«Il contributo delle donne è determinante per abbattere il muro dell'odio e costruire un mondo più equo e solidale, che sappia mettere al centro di ogni ragionamento la persona, nel rispetto della sacralità della sua esistenza»
CASSANO JONIO - «Non intendo, nella giornata dedicata alle donne, esprimere auguri di circostanza ed assegnare a questa data un valore semplicemente commemorativo. Questa giornata in cui, in tutto il mondo, si ricorda il ruolo importante della donna per le conquiste sociali e politiche, deve essere vista come importante momento di riflessione sulla situazione di precarietà e di oscurantismo sociale,che colpisce in particolar modo luniverso femminile, per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze e per avviare una seria discussione sulle cose che restano da fare perché sia effettivamente eliminata ogni differenza di genere».
È quanto scrive in una nota stampa il si daco di Cassano Jonio, Gianni Papasso.
«Perché si affermi il principio che gli uomini e le donne, diversi ed uguali, insieme possono concorrere a costruire un mondo migliore. Alle mie concittadine, costrette a fare i conti con la pandemia, madre di una crisi economica e sociale senza precedenti, rivolgo il sincero augurio perché il loro coraggio, la loro innata combattività e fierezza, possano invadere la nostra realtà comunitaria, per riaccendere la speranza nella ripresa e del ritorno alla normalità».
«Questo 8 marzo 2022, tuttavia, è fortemente segnato dagli eventi bellici che stanno sconvolgendo il mondo intero. Il pensiero corre verso tutte quelle donne che, per mettere in salvo i loro figli, fuggono dai loro Paesi, sconvolti da violenti e irrisolti conflitti e che, molto spesso, incontrano lungo il loro difficile e doloroso percorso verso terre sicure solo muri e filo spinato. Soprattutto, è difficile in un momento come questo, non pensare a quanto sta accadendo in Ucraina e al genocidio che si sta consumando a causa di una guerra assurda, voluta da un despota disumano e dalla sua volontà di sconvolgere gli equilibri del mondo per la sua smania di potere. Questo 8 marzo, dunque, va dedicato alle donne ucraine».
«A quelle donne che vivono e lavorano nel nostro territorio e che sono attanagliate dall'ansia per i loro familiari rimasti a combattere in difesa della libertà del loro popolo o costretti a subire la violenza dei bombardamenti. Alle donne ucraine che fuggono, insieme ai loro bambini, verso Paesi più sicuri e che hanno bisogno di tanta solidarietà e di accoglienza. Alle donne che, in Ucraina, restano per combattere insieme agli uomini in difesa dellindipendenza della loro Nazione e della libertà e che tanto ricordano le donne protagoniste della nostra Resistenza».
«Un pensiero speciale va espresso anche nei confronti delle donne russe che scendono in piazza, insieme a tanti giovani, per manifestare la loro contrarietà verso questa guerra assurda e battersi in favore della pace, mettendo a rischio la propria libertà personale, per la forte repressione del governo contro ogni forma di dissenso. Allo stesso tempo non può essere sottaciuto il ruolo importante ed il coraggio delle tante giornaliste, che sfidando il pericolo ed a rischio della propria vita, insieme ai loro colleghi, raccontano al mondo lorrore di una guerra assurda, il sangue versato dagli innocenti ed il dolore di chi ha perso tutto e tenta la fuga».
«Il contributo delle donne appare, oggi più che mai, determinante per superare tale momento, abbattere il muro dell'odio e costruire un mondo di Pace, più equo e solidale, che sappia mettere al centro di ogni ragionamento la Persona, uomo o donna che sia, nel rispetto della sacralità della sua esistenza».