A Policoro donati gilet catarifrangenti per gli operai agricoli che raggiungono il posto di lavoro a piedi o in bici
Ad un mese dall'incidente in cui perse la vita un lavoratore pakistano investito con la bici, comune e Caritas avviano un progetto di sicurezza stradale per prevenire altre tragedie
POLICORO - Un giubbotto per salvare la vita di ciclisti e pedoni. È il nome del progetto che la Caritas di Policoro ha promosso a tutela di ciclisti e pedoni a cui ha aderito anche l’amministrazione comunale, per il tramite della polizia locale, con una giornata dedicata all’educazione stradale.
Nella mattinata odierna, il sindaco, Enrico Mascia, accompagnato dalla polizia locale, ha partecipato all’iniziativa promossa da don Giuseppe Gazzaneo della parrocchia del Buon pastore, finalizzata alla distribuzione di gilet catarifrangenti da donare a lavoratori agricoli che raggiungono il posto di lavoro a piedi o in bici. L’importante iniziativa, finalizzata all’acquisto di gilet catarifrangenti promossa dalla Caritas a cui hanno aderito diversi donatori, tra cui la stessa polizia locale, è nata all’indomani del grave incidente stradale avvenuto poco più di un mese fa lungo una complanare della città, in cui perse la vita un giovane pakistano mentre rientrava in bicicletta dopo una giornata di lavoro.
L’incontro di oggi è un’occasione per ricordare le regole di comportamento previste dal codice della strada sia per i ciclisti che per i pedoni: coloro che usano la bicicletta o che transitano lungo le strade non cittadine, infatti, devono indossare un giubbotto dotato di bande riflettenti. La polizia locale, guidata dal comandante Rosa Silletti, ha ricordato al gruppo di operai agricoli presenti, prevalentemente stranieri, una serie di disposizioni normative a tutela della propria incolumità, tra cui l'obbligo di indossare questi indumenti ad alta visibilità sempre durante la notte, quando percorrono tunnel o gallerie anche durante il giorno.
Disposizioni che sono valide da mezz'ora dopo il tramonto fino a mezz'ora prima dell’alba e che sono riferite ai percorsi effettuati al di fuori delle aree urbane e, ne percorsi urbani, per il transito nelle gallerie. Per i pedoni, invece, massima attenzione all’utilizzo di marciapiedi, banchine, viali e su altri spazi predisposti; in alternativa, si deve camminare lungo il margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli, in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione, comportamento da tenere anche camminando fuori dei centri abitati; in caso di carreggiata a senso unico di circolazione, si deve camminare sul margine destro rispetto alla direzione di marcia dei veicoli.
Piccoli-grandi accorgimenti che sono stati anche divulgati mediante una brochure appositamente realizzata e tradotta in italiano e inglese con tutti gli accorgimenti a tutela dell’incolumità propria e altrui.
«La vicenda del ragazzo pakistano morto circa un mese fa perché investito mentre raggiungeva la propria abitazione in bici – dichiara il primo cittadino – ha sconvolto l’intera comunità policorese, che ha trasformato la tragedia in una silenziosa macchina della solidarietà, promossa da don Giuseppe, con la raccolta fondi per l’acquisto di gilet catarifrangenti».
«L’incolumità di ognuno di noi – conclude il sindaco - passa anche attraverso questi piccoli gesti di solidarietà che ricordano quanto sia importante l’attenzione all’educazione stradale e alla promozione e divulgazione delle norme di comportamento sulla strada».