Riportare «un po' di Paludi a Singen»: Il progetto di gemellaggio che diventa realtà
Il comune del basso Jonio ha partorito un significativo gemellaggio con la città di Singen. Ne abbiamo parlato con il Primo Cittadino, che tra sogni e iniziative mira a «rendere a Paludi ciò che merita»
PALUDI – È stato conferito un importante riconoscimento al Borgo di Paludi in merito al “Premio per la Cooperazione Comunale tra Italia e Germania”. Un evento rilevante che passa per le mani del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, insieme al Presidente della Repubblica Federale della Germania, Frank-Walter Steinmeier che si sono rallegrati per la forte partecipazione dei comuni italiani e tedeschi al concorso. Il comune ha aderito, partorendo un significativo gemellaggio tra Paludi e Singen, città tedesca situata nel land del Baden- Württemberg.
Sono proprio queste le belle notizie che giungono dal Borgo di Paludi. Un paese del basso Jonio cosentino alle propaggini orientali della Sila Greca. Noto per l’imponente area archeologica di Castiglione di Paludi, abitato brettio risalente al IV-III secolo a.C., che oggi, risulta essere uno dei siti più importanti della Calabria per tutta la storia e cultura che racchiude.
Abbiamo intervistato proprio il Primo Cittadino, Stefano Graziano, una persona lungimirante e dalla mentalità ben aperta che crede in un solo unico progetto: Rendere a Paludi ciò che merita!
È interessante sapere che un paese come Paludi, ricco di tradizioni e cultura, ha stretto questo rapporto di amicizia con la Germania, in particolare con la città di Singen. A cosa mira questa iniziativa? «Questo progetto che, insieme all’Amministrazione Comunale stiamo portando avanti da molto tempo mira allo scambio culturale, economico e turistico dei due territori. Perchè la scelta del gemellaggio con la città di Singen? «Perchè la città tedesca ospita un grande numero di paludesi, sono circa 800 gli emigrati. Considerando ciò, il programma di questo piano mira proprio a riportare un po' di Paludi anche a Singen. Questo riconoscimento sarà finanziato dalla Comunità Europea in modo da concretizzarlo nel più breve tempo possibile».
Questo gemellaggio fa ben sperare, ci sono già delle iniziative in corso? «A tal proposito, ad aprile 2022 abbiamo concordato insieme al Consiglio direttivo di Singen, un bellissimo primo assaggio, che ha fatto letteralmente brillare gli occhi dei nostri concittadini: verranno istallate delle tabelle intitolate “Paludi” per tutta la città tedesca. Un modo per far sentire sempre a casa chi è emigrato. L’intento della prossima estate invece sarà quello di accogliere la comunità di Singen, catapultandola nella bellezza e varietà della tradizione paludese».
«Paludi ha la fortuna dì trovarsi in una posizione geografica eccellente, con forti radici culinarie e gastronomiche. Per non parlare del patrimonio culturale, arricchito da diversi luoghi di culto, e dal meraviglioso sito Archeologico di Castiglione. Valorizzare questo territorio mi sembra il minimo, per ridar vita e luce a tutta la bellezza di cui si contraddistingue.
Un sogno che vorresti si realizzare per Paludi? «C’è un progetto in cantiere. Si tratta di una strepitosa attrazione turistica che potrebbe cambiare le sorti di Paludi dal punto di vista occupazionale, del decoro urbano e soprattutto dal punto di vista turistico-economico. Non voglio svelarvi ancora di cosa si tratta, ma posso dirvi che man mano si sta sviluppando un progetto che presto diventerà realtà».
E noi saremo lieti di scopire di cosa si tratta! Paludi, in fin dei conti, ha tutte le carte in regola per essere “Il Borgo dei Borghi”, tanto vale sognare! Auguriamo un buon lavoro al Sindaco Graziano e all’Amministrazione tutta, certi che renderanno giustizia alla meraviglia chiamata Paludi.