Sostegno alla Filiera ittica, in arrivo più di mezzo milione per le piccole e medie imprese
Obiettivi: Migliorare la qualità dei prodotti ittici, la sostenibilità ambientale e le condizioni di lavoro nel settore. Pubblicata la graduatoria provvisoria per porti, sale per la vendita all'asta e ripari di pesca
CATANZARO - Migliorare la qualità dei prodotti ittici, la sostenibilità ambientale e le condizioni di lavoro nel settore ittico.
Questi gli obiettivi del bando del programma operativo Feamp, relativamente alla misura 1.43, afferente “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”, della quale sul portale istituzionale www.regione.calabria.it è ora disponibile la graduatoria provvisoria.
La partecipazione al bando, pubblicato lo scorso agosto, era riservata a enti pubblici e autorità portuali, con una dotazione finanziaria di un milione di euro.
La Commissione di valutazione nominata dal dipartimento Agricoltura ha stabilito l’ammissibilità delle tre le domande di sostegno pervenute da parte di altrettanti Comuni che ora riceveranno risorse complessivamente pari a 527. 298,20 euro, grazie ai quali potranno essere migliorate e implementate le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca.
Sono inclusi, inoltre, gli investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini, al fine di migliorare qualità, controllo e tracciabilità dei prodotti sbarcati, oltre che di accrescere l’efficienza energetica, diminuire l’impatto ambientale e, al tempo stesso, migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.
«Nel solco delle indicazioni programmatiche fissate dal presidente Occhiuto – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – la Regione sosterrà con determinazione e concretezza la filiera ittica, settore importante sia per l’economia sia per la salvaguardia di antiche tradizioni dei nostri territori. Con questo bando, in particolare, intendiamo promuovere la competitività delle Pmi del settore, fonte di reddito per numerose famiglie calabresi, fortemente provate dalla crisi determinata dalla pandemia».