A Co-Ro per le vittime dell’Olocausto verrà piantato "un albero per il futuro, un albero per la memoria"
L’iniziativa è organizzata dal circolo WWF Corigliano-Rossano - Calabria Citra: «Questi alberi siano segni vivi, attraverso cui ricordare le tante vittime della Shoah. Un albero che rappresenta la vita e la rinascita»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Per celebrare la Giornata della Memoria, quest'anno, abbiamo deciso di piantare degli alberi presso lo spazio verde della Parrocchia "Madonna del Buon Consiglio" in contrada Amica alle ore 16.00 affinché, questi alberi mettano radici di giorno in giorno tenendo vivo il ricordo delle pagine più drammatiche della storia, scritte con l'odio e la violenza, che hanno usato le ideologie per negare la libertà».
È quanto si legge in una nota stampa del circolo WWF di Corigliano-Rossano - Calabria Citra che così continua: «Come può essere rappresentata in Natura la memoria di un luogo o di un evento se non attraverso un albero? Se nei boschi, gli alberi fissano nei loro tronchi i passaggi delle stagioni così gli alberi cittadini segnano gli eventi della storia umana, sia quelli positivi che quelli negativi. Essi sono testimoni impotenti e inconsapevoli di quanto accade, sono gli osservatori che hanno però la facoltà di ricordare precisamente le azioni dell'Umanità. Gli alberi diventano monumenti, quadri, fotografie, "biblioteche". Ma oggi, gli alberi possono diventare anche delle tele, dei manifesti, dei messaggi che contengono storie che possono essere lette e rilette da tutti».
«Un albero che racconta, - aggiungono - che tramanda, che ricorda e rappresenta una storia. Attraverso la nostra iniziativa , vogliamo ricordare il dolore e la sofferenza dell'olocausto, la deportazione, l'orrore, il silenzio, il sonno della ragione, le leggi razziali, le camere a gas, le cavie umane, l'annichilimento dell'essere umano, la crudeltà, la perdita della dignità, quella tragedia nella tragedia che è stata la devastazione all'interno delle famiglie, a quei "vincoli spezzati" che hanno strappato gli uni agli altri genitori, figli, coniugi e fratelli. Un dolore che si è aggiunto al dolore, una violenza nella violenza il male assoluto che nessuno può e deve mai dimenticare».
«Il messaggio legato a questa iniziativa e che questi alberi siano segni vivi, attraverso cui ricordare le tante vittime della Shoah e i deportati nei campi di concentramento e allo stesso tempo proiettati ai nostri giorni vogliono essere un invito, rivolto a tutti, a riflettere e ad impedire che in futuro si possa riproporre ogni forma di razzismo e intolleranza, sopraffazioni che sembrano passate ma che purtroppo periodicamente attraverso fatti di cronaca, idioti e bestiali, ci fanno capire che così non è e che la nostra attenzione deve restare sempre alta. Un albero po' aiutarci a non dimenticare ciò che è stato, solo un albero rappresenta la vita e la rinascita» concludono.