Partito il progetto di cineforum contro il bullismo all’Istituto Palma di Co-Ro
Un incontro a cadenza mensile con la proiezione di un film a tema, alla fine del quale seguirà un dibattito con esperti professionisti esterni
CORIGLIANO-ROSSANO - Partito il progetto di Cineforum lunedì 13 dicembre alle ore 11. Il progetto prevede un incontro a cadenza mensile con la proiezione di un film a tema per ogni incontro, alla fine del quale seguirà un dibattito con esperti professionisti esterni. Attraverso la visione dei film programmati ci si propone di guardare da vicino il comportamento dei bulli e dei cyberbulli, per comprenderne le origini lontane.
Discutere su tale fenomeno, piuttosto che condannarlo, significa aprire una conversazione che facilita l’uscita da limitanti e pericolose maschere di “facciata”. Il percorso, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica Cinzia D’Amico e dall’intero Team antibullismo, di cui è referente la docente Giulia Durante, è curato dalla docente Rosanna Taranto
Obiettivi prefissati:la conoscenza, da parte degli alunni, delle proprie aree potenziali di sviluppo e delle proprie parti fragili; il riconoscimento del linguaggio delle emozioni/sentimenti; la modalità di incontro-scontro con l’altro fino ad imparare a gestire e non più evitare il conflitto; la familiarizzazione con le parti oscure, latenti, nascoste di ciascuno; la riflessione sul rapporto adulto-adolescente.
Il primo incontro è stato coordinato dalla psicoterapista Dott.ssa Elvira Sandrina Dima che dopo la visione della pellicola ha dialogato con gli studenti delle classi 1^ A e 1^ B Grafica.
Il film proposto Cyberbully, film televisivo diretto da Charles Binamé, affronta il tema sempre più attuale del cyberbullismo ed è ispirato alla storia vera di Megan Meier, vittima di bullismo virtuale morta suicida nel 2006. Si evince dalla visione di questo film come gli atti di cyberbullismo, sebbene ricevuti sul web, si ripercuotono sulla vita reale e portano la ragazza ad allontanarsi dalle persone che ama. Il bullismo vince proprio quando porta la persona a rimanere sola ed emarginata. Il dolore provocato da un cyberbullo non è diverso da quello provocato da un bullo reale.
Tuttavia la cosa più preoccupante è la mancanza di consapevolezza, da parte del bullo, del male inflitto alle vittime.
Questo progetto nasce proprio con la consapevolezza che i giovani hanno bisogno di aiuto in un mondo così vasto e complesso come quello attuale e nella speranza di poter coinvolgere e responsabilizzare chi crede di essere nel giusto agendo giochi di potere su chi è più fragile, almeno in apparenza. Perché in realtà il passo più importante è quello di far prendere coscienza ai “possibili” bulli della loro fragilità. Perché fragile in realtà è chi agisce il male, chi conosce solo questa modalità per sentirsi “grande”.