A Trebisacce l’evento: "Accoglienza e integrazione. Tu che ne SAI? Storie di inclusione sociale"
Un momento esperienziale, frutto di una condivisione d'intenti, di brani, video, fotografie e testimonianze di vita che hanno creato un legame sia tra presenti in sala che tra tutti coloro che hanno lavorato al progetto
TREBISACCE - "Migrazione è un'esperienza, non solo una parola": è stato questo il lietmotiv e il messaggio che l'evento "Accoglienza e integrazione. Tu che ne SAI? Storie di inclusione sociale" ha voluto promuovere a Trebisacce nella cornice del CineTeatro Gatto.
Un momento esperienziale, frutto di una condivisione d'intenti, di brani, video, fotografie e testimonianze di vita che hanno creato un legame tanto tra gli astanti presenti in sala quanto tra tutti coloro che hanno lavorato al progetto, parti distinti ma non separate di un unico insieme sociale aperto, nel quale ogni voce era assolo e parte di un coro.
Era esattamente questa la finalità che si è posta la la Cooperativa Sociale "Le Nove Lune Onlus", ente gestore del Progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) Terraferma di Trebisacce e del Progetto SAI "Maremosso" di Villapiana, che ha inteso organizzare un momento di confronto, riflessione e informazione, incentrato sul tema della migrazione.
Nel corso dell'evento, a cui hanno partecipato alunni e rappresentanze dell'Istituto I.P.S.I.A. Aletti, del Liceo Galileo Galilei, del I.S.S. G. Filangieri di Trebisacce, dell'Istituto Comprensivo di Villapiana, e dell'I.S.S. L. Sinisgalli di Senise, è stato proiettato il video "Non ti allarmare fratello mio", frutto del laboratorio video etnografico, a cui hanno partecipato gli operatori e i beneficiari di entrambi i progetti, che vanta la regia di Leonardo Aggazio.
Il breve corto cinematografico è ispirato dalla poesia scritta da Tesfalidet Tesfom. Tesfalidet era un giovane migrante eritreo, giunto in Italia a bordo della nave della ONG Open Arms. A seguito dello sbarco avvenuto il 12 marzo 2018, dopo aver trascorso diciotto mesi nei centri di detenzione libici per migranti, Tesfalidet pensava di aver raggiunto la tanta agognata meta. Purtroppo il ragazzo è morto di tubercolosi e malnutrizione, tra le mura dell'ospedale di Modica.
Portava con sé, sopravvissute al lungo viaggio in mare, due poesie manoscritte in lingua tigrina che raccontano la ferocia inumana della sua detenzione.
Un particolare ringraziamento per la partecipazione va' rivolto al Sindaco di Villapiana, Paolo Montalti, al Commissario Prefettizio di Trebisacce, Carlo Ponte, rappresentato dalla Dirigente dei Servizi SocioSanitari del Comune di Trebisacce, Dottoressa Carmela Vitale, agli esperti di migrazione Maurizio Alfano e Mariafrancesca D'Agostino che hanno risposto con passione e preparazione alle tante domande che gli studenti hanno rivolto loro.
La Presidente della Cooperativa Sociale Le Nove Lune, Dottoressa Anna Franca Bilotto, ha dichiarato a chiusura dell'evento: «Parlare di migrazione non è mai facile ma oggi grazie soprattutto alle ragazze e ai ragazzi presenti durante l'evento in sala abbiamo tracciato una piccola strada per continuare a discutere e confrontarci su un tema così complesso come la migrazione. Tema che necessita di tutti gli interlocutori della nostra realtà sociale e che può essere affrontato solo con il coinvolgimento dei migranti e dei ragazzi. Quello che noi di Le Nove Lune, come piccola realtà territoriale ci auguriamo è che le nostre testimonianze possano arrivare sempre a più persone».