13 ore fa:Pista elisoccorso a Cassano, per Guerrieri (Italia Viva) «non si può più aspettare»
14 ore fa:Crosia investe 60 mila euro per nuovi pozzi e tubature
12 ore fa:Ambulanze ferme, arrivano le precisazioni dell'Asp: «manca solo il collaudo»
10 ore fa:Rossano città bizantina, al palazzo San Bernardino un convegno dedicato
14 ore fa:Ottantacinque tirocinanti potranno continuare a lavorare a Longobucco: proroga per altri 6 mesi
13 ore fa:Due musicisti di Laino Borgo premiati dal Conservatorio di Musica "Stanislao Giacomantonio" di Cosenza
12 ore fa:Altomonte pronta per la nuova edizione della Festa del Pane
9 ore fa:Settimana nazionale Protezione Civile, anche al Majorana la prova simulata di evacuazione
11 ore fa:Inaugurata a Cariati una nuova sede Cisl
10 ore fa:Flop bus sostitutivi: il basso Jonio resta al palo

Gal Pollino, sono 23 le aziende che hanno aderito Distretto del cibo calabro-lucano

3 minuti di lettura

CASTROVILLARI - Si avvia a conclusione il percorso del GAL Pollino per la creazione del Distretto del Cibo; una ipotesi di investimento imprenditoriale innovativo per dare una identità alla geografia territoriale che ci vede oggi debolmente rappresentati sui mercati. 

56 Comuni dell’Area del Pollino; 2 Aree GAL (Pollino-Cittadella del Sapere), 200 aziende del territorio, per una popolazione coinvolta di 139.695. Questi i numeri del percorso iniziato il 14 di giugno con una campagna di comunicazione e di informazione nel territorio.

Nell’incontro di oggi, tenutosi presso l’aula consiliare di Castrovillari, alla presenza oltre che del direttore del GAL Pollino, Francesco Arcidiacono e del Vicesindaco, Nicola Di Gerio, erano presenti operatori ed imprenditori del settore agricolo, è stato presentato al partenariato che si è costituito, l'accordo di programma e le linee guida di questo piano che vedrà   poi impegnati lo sviluppo di attività future. 

La settimana prossima invece ci sarà la sigla ufficiale di questo accordo e quindi nei tempi utili (30 settembre 2021) verrà trasmesso alla Regione Calabria per passare poi alla formalizzazione per il riconoscimento. 

«Un'attività - ha sottolineato il direttore del GAL Pollino, Francesco Arcidiacono - posta in campo dalla Regione Calabria in maniera molto tempistica ed opportuna. Si volta finalmente pagina su distretti esistenti solo sulla carta, distretti nati prima del 2017 che non avevano copertura finanziaria e si cerca attraverso questa nuova perimetrazione dei territori di valorizzare le risorse presenti al proprio interno, le aziende appunto e far emergere la vocazione distrettuale». 

Cosa cambia per le aziende con la creazione del Distretto del Cibo?  «Se guardiamo al finanziamento puro, nulla direi - ha sottolineato il direttore Arcidiacono -  perchè ciascuna delle aziende che oggi partecipano a questa proposta di riconoscimento potrebbe ricevere gli stessi finanziamenti utilizzando i singoli finanziamenti, quello che cambia con il distretto,  è il focus e l'attenzione su un'area territoriale che darà valore aggiunto alle  produzione del territorio ed arricchisce la immagine della Regione Calabria: lo sbocco sui mercati,  le peculiarità di questi prodotti non più quindi produzione di nicchia, bensì produzioni frutto di  collaborazione di piccole e medie imprese per poter sviluppare il PIL territoriale, dando  più visibile e quindi risultando meglio percepito all'esterno.  Si tratterà poi di fare ulteriori sinergie soprattutto per quanto riguarda la nuova fase della digitalizzazione scommessa che le singole imprese evidentemente mal potrebbero sopportare individualmente quindi fare rete tra di loro e proiettarsi verso questa agricoltura 4.0».  

Un tentativo, dunque che parli un’unica lingua, GAL Pollino per il versante calabrese e GAL Cittadella del Sapere per il versante lucano e a fare da trade union il Parco Nazionale del Pollino, e soprattutto gli operatori economici, i veri protagonisti.

«La scelta - ha rimarcato Arcidiacono - è quella di un progetto di interregionalità, per la prima volta messa in campo per i sistemi produttivi agricoli e agroalimentari locali valorizzando le aree rurali calabresi. L’obiettivo è ottenere il riconoscimento regionale per poter successivamente partecipare ai bandi Ministeriali.  Al momento il  finanziamento non è una prerogativa di questa fase,  in futuro quando questa area ci auguriamo possa essere riconosciuta  come area del distretto,  potrà partecipare a dei bandi  ministeriali il cui taglio minimo è di cinque milioni di euro fino a cinquanta milioni di euro quindi, si comprende bene che si tratta di una dotazione finanziaria quasi simile a quella dei patti territoriali, un'occasione irripetibile per il territorio soprattutto in considerazione della alta competitività che riguarderà tutti i territori in questa nuova programmazione».

«Sono 23 le aziende che hanno aderito al progetto che rappresentano  una gran parte della PLV di questo territorio,  tra i comuni di (Castrovillari – Frascineto- San Paolo Albanese- Mormanno- Lauria- Morano Calabro- Civita- Saracena- Orsomarso); aziende agricole della Confagricoltura- CIA Calabria Nord- Coldiretti -Unione Provinciale Agricoltori e dell’ Associazione Culturale AMIGDALA, che hanno - ha concluso il direttore del GAL Pollino, Arcidiacono - grandi  innovazioni e  capacità di fare da leader importante quindi il risultato è più che soddisfacente sicuramente si colloca al livello di performance fra le migliori concertazioni fatte in Calabria».

L’appuntamento è dunque per il prossimo lunedì 27 settembre per la sottoscrizione dell’Accordo di Partenariato in Sala Consiliare del Comune di Castrovillari alle ore 10,30.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.