Il Movimento per la Vita dice no all'eutanasia: «Significherebbe legalizzare un’ulteriore macchina di morte»
Salvo del Movimento contro la raccolta firme pro-eutanasia avvenuta a Cassano: «Ciò che è avvenuto è da condannare senza se e senza ma. Evitare lo stesso errore della legge sull’aborto»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Nell'ambito della società moderna, la cultura cattolica focalizza l'attenzione su due temi fondamentali, quello della famiglia e quello della centralità dell'uomo. Temi questi che rappresentano, per la maggioranza del popolo Italiano, di matrice cristiana, punti saldi e non soggetti ad interpretazione. Pur tuttavia, vi è una sorta di accanimento volto ad affermare l'idea che la vita umana appartiene all'uomo e che lo stesso è libero di scegliere come e quando spegnerla. Nonostante il delicatissimo periodo che stiamo vivendo, quello della pandemia, i vari movimenti di estrazione Radicale, in maniera subdola ed in sordina, sono concentrati a raccogliere le sottoscrizioni al fine di promuovere un Referendum a favore dell'eutanasia e di quella orribile pratica del suicidio assistito».
È quanto scrive Carlo Salvo del Movimento per la Vita di Corigliano-Rossano che così continua: «Tali movimenti, sono impegnati in una capillare opera di convincimento, inculcando la teoria che ogni uomo è padrone della propria vita e che alla sofferenza fisica si può porre fine con il suicidio legalizzato. Una sorta di sfida nei confronti del Creatore, l'unico che può decidere sulla nostra vita presente e futura, nascita e morte comprese. La sacralità della vita, quindi, viene ostacolata e mortificata dai sostenitori del Referendum che attraverso azioni di proselitismo, riescono a coinvolgere nel loro operato politici di vario ordine e grado».
«Esempio eclatante – aggiunge - è quello avvenuto nell'ambito del Comune di Cassano Jonio dove il Sindaco e parte dell'amministrazione comunale, hanno accolto quasi in pompa magna Marco Gentili co-presidente dell'associazione "Luca Coscioni" e membro del Comitato Promotore del Referendum Eutanasia Legale. Il signor Gentili ha fatto visita a Cassano Jonio, come in altre cittadine, per sostenere la necessità di far approvare urgentemente una legge sulla legalizzazione dell'eutanasia, facendo tappa al banchetto organizzato in località Marina di Sibari, volto alla raccolta delle firme per la presentazione del Referendum».
«Utilizzando la pagina "social", - spiega - per comunicare l'avvenimento, i rappresentanti politici del Comune di Cassano Jonio, presenti, hanno addirittura esternato manifestazioni di piacere ed onore alla visita del Gentili presenziando, insieme ad una rappresentanza della Polizia locale e della stampa il banchetto utilizzato per accogliere le persone interessate alla firma. Gli autorevoli rappresentanti cattolici devono assolutamente intervenire e promuovere una campagna contro il Referendum onde evitare di ricadere nello stesso errore del 1978, dove la troppa superficialità o forse la troppa sicurezza, ha permesso il varo dell'orribile e blasfema legge sull'aborto, la n. 174 del 1978. Non possiamo permettere che i promotori del suicidio assistito e dell'eutanasia, possano, in questo particolare momento di confusione e incertezza, lavorare indisturbati per legalizzare una ulteriore macchina di morte».
«Ciò che è avvenuto nel Comune di Cassano all'Ionio, ad opera di parte dell'amministrazione Comunale, è da condannare senza se e senza ma, non solo per ciò che si è propagandato, ma anche per la mancanza di rispetto alla Diocesi presente sul territorio, senza dimenticare che la nostra Nazione è pro-vita e contraria a qualunque tipo di eutanasia e suicidio assistito».