Ad Amendolara parte il progetto "Viaggio alle radici del futuro": trasferirsi in Italia dall’Argentina
Se un secolo fa si partiva per inseguire il sogno americano, oggi i pronipoti degli emigrati sognano il nostro Paese. Questo progetto di accoglienza implementa e sviluppa il piano di recupero del centro storico
AMENDOLARA - Il progetto "Viaggio alle radici del futuro" ha visto il suo battesimo - in attesa della presentazione ufficiale di settembre - il 12 agosto in piazza Fanfani alla Marina, alla presenza del sindaco Antonello Ciminelli e del referente dell'iniziativa, l'avvocato Guillermo Carlomagno, argentino di chiare origini italiane. Presenti, tra gli altri, anche gli assessori Paoletta Murgieri e Prospero Scigliano.
Il progetto coinvolgerà alcune famiglie o singoli cittadini che dall'Argentina, in questa prima fase - per poi interessare altri stati sudamericani - si trasferiranno in Italia per iniziare una nuova vita. Amendolara è stato individuato come paese con i necessari requisiti per poter avviare questo progetto pilota che parte dal basso ma necessariamente coinvolgerà ambasciate, consolati, la Provincia di Cosenza, la Regione Calabria e gli stessi stati interessati.
«Le richieste ci sono - ha detto il sindaco Ciminelli -. È fondamentale l'impegno della nostra comunità in fase di accoglienza con la consapevolezza che una simile iniziativa non può che arricchirci sia dal punto di vista culturale che sociale».
Erano presenti in piazza Fanfani alcuni giovani argentini, figli di emigrati di seconda generazione, giunti ad Amendolara per restare e che al momento hanno trovato ospitalità da alcuni parenti. Possiamo dire un primo esempio di questo percorso di accoglienza.
La storia si ripete, dunque, con i suoi corsi e ricorsi. Se un secolo fa si partiva dall'Italia per il sogno americano verso l'Argentina, oggi i pronipoti degli emigrati sognano l'Italia. Alla base ci sono motivazioni economiche che fanno dell'Argentina un paese instabile, ma anche e soprattutto questioni di sicurezza con il tasso di criminalità in forte aumento che giorno dopo giorno invade la serenità del cittadino medio.
«Il sentimento che ci lega all'Argentina è molto forte - ha ricordato Ciminelli -. La presenza dei nostri concittadini emigrati soprattutto a Lanus di Buenos Aires è importante, tant'è che lì da diversi anni ormai è presente Plaza Amendolara inaugurata in occasione del gemellaggio tra Lanus e il nostro paese quando il sindaco era Mario Melfi».
Questo progetto caratterizzato dal concreto valore dell'accoglienza implementa e sviluppa il piano di recupero del centro storico già avviato dall'Amministrazione Comunale con diverse abitazioni da mettere a disposizione delle famiglie che arriveranno. Verrà costituita un'associazione che seguirà gli iter burocratici di trasferimento e di inserimento nella nuova comunità.
Soddisfatto dell'accoglienza e della fattiva collaborazione da parte del sindaco Ciminelli, l'avvocato Guillermo Carlomagno.
«La bellezza di questo progetto è che coinvolge le persone - ha detto. Italiani e argentini sono fratelli. Gli argentini sono semplicemente italiani che parlano spagnolo».
Il titolo del progetto è alquanto evocativo e simbolico allo stesso tempo: "Viaggio alle radici del futuro". In primo piano emerge il concetto di viaggio con tutte le sue difficoltà, da quelle economiche alle grandi incertezze sul voltare pagina, ma allo stesso tempo accompagnate da una viva speranza di una vita migliore.
Il ritorno alle radici per costruire un futuro radioso per sé stessi ma anche per la comunità ospitante, quella dei piccoli borghi in forte difficoltà demografica.
«Le persone che aderiranno al progetto - ha spiegato Carlomagno - cercano sicuramente una occasione di rinascita ma ciò che li spinge davvero a intraprendere un viaggio oltreoceano è il desiderio di pace, di tranquillità, di sicurezza, ciò che ormai in Argentina abbiamo perso».