Depurazione, previsti interventi per 165 milioni di euro
L'assessore regionale all'Ambiente ha fatto chiarezza sul tema nel corso di una conferenza stampa in Cittadella: «Abbiamo sbloccato situazioni che erano ferme da anni. Preparati 125 interventi»
CATANZARO - «Sulla depurazione abbiamo sbloccato situazioni che erano ferme da anni, le abbiamo monitorate con i sindaci e con i tecnici dei Comuni. Abbiamo preparato 125 interventi su 120 Comuni e finanziato le progettazioni con 65 milioni di euro già approvati, come anticipo sul Fondo di coesione e sviluppo, ai quali si aggiungeranno quasi 200 interventi, ridimensionati su 100 milioni di euro. Tutto questo si chiama programmazione».
È quanto ha dichiarato l’assessore all’Ambiente della Giunta regionale, Sergio De Caprio, nel corso della conferenza stampa (che si è svolta stamattina nella sala Verde della Cittadella “Jole Santelli” di Catanzaro) sulla depurazione del mare calabrese.
Presenti l’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, l’assessore regionale all’Istruzione, Sandra Savaglio, il direttore generale e il direttore scientifico dell’Arpacal, Domenico Pappaterra e Michelangelo Iannone.
Nel corso della conferenza è stato presentato il “Focus depurazione”, a cura dell’assessorato all’Ambiente.
«Si tratta – ha aggiunto De Caprio – di progettazioni fatte dai territori, non imposte dall’autorità. Sono quasi tutti interventi di circa 500mila euro che saranno realizzati in un anno. Siamo intervenuti anche su aree che erano sprovviste di depurazione, come Cutro, Carolei, San Vincenzo La Costa. Abbiamo affrontato i problemi senza fare propaganda».
«In Calabria – ha spiegato l’assessore – abbiamo tre procedure di infrazione che stiamo affrontando in maniera attenta e consapevole con tutti i sindaci e con il dipartimento Ambiente della Regione, che lavora in maniera seria».
«La programmazione – ha proseguito ancora l’assessore – sarà da oggi online, affinché i cittadini possano aiutare i loro amministratori a programmare. Per aiutare gli enti locali abbiamo fatto convenzione con le Università, cioè l’eccellenza culturale. Abbiamo sbloccato tutti i progetti e li abbiamo riprogrammati, ridistribuendo le risorse tra i Comuni. Abbiamo le linee guida dell’Arpacal che spiegano come deve essere gestito un depuratore. Invito tutti a sollecitare il ministro Speranza affinché raddoppi le risorse di questa agenzia: l’Arpa Calabria è la nostra struttura tecnica che interviene su 800 chilometri di costa, con un bilancio uguale a quello della regione Umbria. Grazie anche ai magistrati, che stanno intervenendo a sostegno della depurazione: la Regione è al loro fianco».
«Abbiamo fiducia nella magistratura e nell’Arpacal: chi ha sbagliato pagherà. Una cosa è certa: l’impegno di Arpacal e l’eccellenza dei suoi tecnici e funzionari. Ognuno – ha concluso De Caprio – si assuma le proprie responsabilità».
«Sono contentissima perché – ha sottolineato Savaglio in merito al recente invito della Regione agli atenei calabresi volto a finanziare assegni di ricerca per risolvere le criticità del sistema – abbiamo avuto l’opportunità, insieme all’assessore De Caprio, di spendere 500mila euro per la depurazione, individuando le situazioni più critiche, e di coinvolgere gli esperti che lavorano nelle università. La Calabria ha bisogno di questi giovani tecnici specializzati. Questa Giunta è impegnata ad affrontare questa situazione antica».
«Evitiamo l’autolesionismo e celebriamo il 94% di coste pulite in Calabria. Non si può – ha detto Orsomarso – prendere la foto di una singola area e dire che il mare calabrese è tutto così. Non nego il fenomeno della fioritura algale, ma la spiegazione scientifica esiste. È necessario andare più in profondità: non siamo perfetti, ma la verità deve emergere».
«Non si può fare di tutta l’erba un fascio. Non mi iscrivo – ha affermato Pappaterra – tra quelli che nella nostra terra sono abituati a fare solo allarmismo. Dal mar Jonio non c’è stata nessuna segnalazione di inefficienza o mare sporco. Le criticità, che sono ataviche, riguardano alcuni tratti del mar Tirreno, l’alto Tirreno in particolare, dove c’è una pressione antropica impressionante. Sulla striscia da Nicotera a Lamezia due procuratori hanno istituito una task force in cui l’Arpacal è protagonista, allo scopo di fronteggiare la situazione e fornire tutto il supporto necessario per le attività di controllo. In Calabria ci sono anche scarichi abusivi e cattivi funzionamenti degli impianti di depurazione, spesso sottodimensionati. L’assessore De Caprio oggi ha parlato delle risorse messe in campo per modificare questo sistema».
«Noi – ha spiegato Iannone – analizziamo tutti i fenomeni che vengono denunciati, facendo prelievi che servono a valutare se la colorazione sia dovuta alla fioritura algale. Non ci limitiamo a questo: per essere sicuri che il fenomeno sia limitato a questo, facciamo analisi puntuali di altri possibili inquinanti».