Comune in dissesto, Filippo Sero risponde alle accuse dal sindaco in carica
«È l'ennesimo tentativo di coprire le enormi carenze della sua amministrazione con un passato ormai remoto»
CARIATI - «Chi ha (o, per studi fatti e titoli acquisiti, dovrebbe avere) cultura giuridica sa (o dovrebbe sapere) distinguere tra “fase” processuale e “grado” di giudizio e sa (o dovrebbe sapere) distinguere tra “decreto” che solo in caso di mancata opposizione può chiudere un procedimento giudiziario e sentenza che, ordinariamente, chiude un grado di giudizio o l’intero procedimento giudiziario. Chi ha (o, per studi fatti ed esperienza sul campo, dovrebbe avere) cultura amministrativa sa (o dovrebbe sapere) che la gestione delle finanze del Comune per il quale è stato dichiarato il dissesto è del tutto autonoma e indipendente da quella del dissesto stesso, non a caso, affidata all’Organo straordinario di liquidazione».
È quanto si apprende da un comunicato stampa di Filippo Sero, ex sindaco di Cariati, che torna sulle dichiarazioni della sindaca Filomena Greco che appena ieri aveva commentato le motivazioni della Corte dei Conti sulla dichiarazione di dissesto del comune delle 8 Torri chiamando in causa le ultime due amministrazioni comunali che si sono susseguite fino al 2016.
«È il dissesto che si fa carico di tutta la situazione pregressa - dice Sero nella sua "arringa" - lasciando che l’Ente interessato riparta da una gestione “ripulita” da tutti i debiti accumulatisi nel tempo. Così, per un verso, la sindaca, facendo riferimento alla pretesa chiusura del “primo grado” di fronte ad un decreto opposto mostra di mentire, ignorare o, in alternativa, di conoscere già l’esito del primo grado. Tutte ipotesi, per diversi ma intuibili motivi, alquanto preoccupanti».
«Per altro verso - continua ancora l'ex sindaco - la stessa sindaca mostra di essere ancora convinta (dopo più di cinque anni) che i cariatesi si possano gabbare all’infinito. Non si spiega altrimenti l’ennesimo patetico tentativo di coprire le enormi carenze della sua amministrazione con un passato ormai remoto e che, proprio per la “sua” dichiarazione di dissesto, non ha potuto incidere in alcuna maniera sulla “sua” gestione. Piuttosto provi a spiegare la perdita di finanziamenti, la mancata gestione di opere pubbliche ricevute dalla vecchia (invero ormai “vecchissima”) amministrazione, il plateale peggioramento di tutti i servizi, lo stato disastroso delle finanze comunali che ha fatto prospettare al Responsabile dell’Area finanziaria - nonostante i pareri formalmente favorevoli - una nuova dichiarazione di dissesto, dopo soltanto quattro anni di amministrazione Greco».
«Quanto al merito del procedimento pendente di fronte alla Corte dei Conti regionale - aggiunge - le nostre eccezioni sono state già portate di fronte all’Organo giudicante, a partire dall’ammontare completamente sballato; in esse confidiamo e siamo pronti a portarle eventualmente (laddove la sindaca dovesse rivelare doti di veggente) anche di fronte alla Corte centrale. Piuttosto, in proposito ai vecchi “pareri”, che hanno fondato il decreto del Giudice monocratico, desta in noi qualche perplessità (ma noi siamo poveri mortali!) il fatto che di fronte ai medesimi “punti critici” lo stesso Responsabile dell’Area finanziaria concluda oggi - per l’attuale amministrazione - con pareri favorevoli: “chissà perché?” avrebbe chiosato il più autorevole (quanto meno per simpatia e buona volontà) tra i tanti opinionisti cariatesi».