Cassano, Garofalo: «Il piano nazionale di ripresa e resilienza va utilizzato per creare occupazione»
È quanto afferma il presidente del centro studi “Giorgio La Pira”: «Non bisogna utilizzare il piano per opere pubbliche, che non hanno nessuna ricaduta positiva per i giovani e il territorio»
CASSANO JONIO - «Il piano nazionale di ripresa e la resilienza va utilizzato per creare occupazione. Cassano, e il suo territorio, è terra affamata di lavoro».
Lo afferma il presidente del centro studi “Giorgio La Pira”, della città delle terme, Francesco Garofalo che così continua: «Una emigrazione di ritorno, che oramai dilaga, la fa da padrona. I giovani costretti a trovare fortuna altrove. Pochissime le occasioni di lavoro e sempre appannaggio dei soliti noti. Il tessuto produttivo si è impoverito ulteriormente, a seguito dalla pandemia, che ha assestato un duro colpo ai settori prevalenti: agricolo e turistico».
«Chi pensa – evidenzia Garofalo -, di rappresentare una realtà diversa è fuori da ogni logica. Utilizzare il piano per opere pubbliche, che non hanno nessuna ricaduta, significa pensare solo ed esclusivamente a perseguire logiche, che non hanno nessuna ragione di essere. Abbiamo bisogno di investire nella ricerca, nell’innovazione tecnologica e, nella cosiddetta, green economy, in grado di creare lavoro, attraverso un’agricoltura avanzata e di fare della risorsa turismo il volano di sviluppo, unito a ciò che madre natura ci ha regalato: una meravigliosa costa e giacimenti culturali inestimabili».
«Inseguire sogni, nati a Sibari e morti a Sibari – aggiunge il presidente Garofalo-, che nel passato hanno dato già prova del totale fallimento, con investimenti mai realizzati, equivale a fermare le lancette dell’orologio, esattamente ad oltre quarantenni fa».
«E le vicende storiche, sono la dimostrazione, nell’aver pensato ad un modello di sviluppo non calato nella realtà. L’idea di un uomo solo al comando è finito da tempo, è il momento – ha concluso -, della concertazione con le parti sociali, delle forze sindacali, del mondo imprenditoriale, produttivo e dei rappresentanti di categoria».