Campana, la denuncia di Chiarello: «Un medico e un solo infermiere per 7 comuni, surreale»
Il Sindaco: «Siamo in emergenza sanitaria. Mi auguro provvedimenti incisivi a breve. Necessario che lo Stato Italiano si faccia carico del deficit sanitario calabrese»
CAMPANA – «Siamo in una situazione surreale, in un territorio vasto come quello che va da Cariati a Bocchigliero la dotazione Usca è di un medico e un solo infermiere per 7 comuni, i dati sui contagi tengono conto solo dei tamponi molecolari i cui risultati vengono resi noti dopo 20 giorni con le falle nel sistema di tracciamento che si possono ben immaginare, gli asintomatici non sono monitorati, i territori così sono al collasso».
Queste le dichiarazioni del Sindaco di Campana Agostino Chiarello che sta monitorando costantemente la situazione nel suo territorio e ha ordinato ben 1500 dispositivi di protezione individuali da consegnare in questi giorni alla cittadinanza.
«Il Comune di Campana – continua Chiarello – è impegnato in un’enorme campagna di tracciamento, vanificata però dal fatto che gli esiti dei tamponi rapidi non vengono conteggiati nel totale. Al momento qui da noi ci sono 67 positivi, ma secondo i numeri ufficiali non si arriverebbe nemmeno alla metà. Siamo di fronte alle falle di un sistema che non riesce a reggere, noi sindaci delle zone interne siamo quelli più colpiti perché paghiamo lo scotto di scelte scellerate che ci hanno privato anche dei presidi medici di zona».
«Quello che mi chiedo – aggiunge - è perché non si stiano valutando azioni migliorative quali per esempio le convenzioni. È notizia recente la disponibilità offerta sia da Emergency sia dall’Associazione Italia-Cuba nel fornire personale medico qualificato a supporto dei territori, due realtà che lo scorso anno hanno avuto modo di supportare il comparto sanitario nella prima fase della pandemia e che oggi potrebbero tornare molto utili».
«Ogni giorno che passa senza soluzioni è un giorno regalato al Covid, un giorno in cui aumentano i contagi e in cui piangiamo dei morti che abbiamo il dovere di salvare. Mi auguro provvedimenti incisivi a breve e soprattutto continuo a ripetere e non mi stancherò mai di farlo che è necessaria la riapertura dell’Ospedale di Cariati per dare sollievo al territorio, una vicenda assurda per cui la dirigenza sanitaria si deve determinare al più presto. È altresì necessario che lo Stato Italiano si faccia carico del deficit sanitario calabrese al fine di garantire il ritorno della gestione del comparto in capo alla politica».