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Caloveto, Mazza: «I dati del basso Jonio preoccupano. Il territorio è un’unica grande città, bisogna aiutarsi tutti»

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CALOVETO – «Covid, i dati allarmanti che continuano a giungere da Corigliano-Rossano, sia quelli dell’impennata del contagio su quel territorio comunale che è snodo baricentrico per tutto il basso Jonio; sia, più in generale, quelli che fotografano ogni giorno le gravi insufficienze dell’offerta sanitaria dell’Ospedale Spoke rispetto alle esigenze dell’intera popolazione territoriale, non possono non preoccupare, con la stessa intensità, tutta l’area e noi piccole comunità dell’entroterra della Sila Greca».

È quanto dichiara il sindaco di Caloveto, Umberto Mazza cogliendo l’occasione per esortare tutti, cittadini e concittadini del territorio, a non cadere nell’errore che, al netto del maggiore o minore numero di contagi in questo o in quel comune, vi possano essere zone franche entro le quali abbassare la guardia.

«Soprattutto alla luce delle conseguenze sociali prodotte da oltre un anno ormai di crisi pandemica, non possiamo non vivere l’intero territorio come un’unica grande città, come un’unica grande comunità di destino e di prospettiva. Ed è in questa cornice, di necessaria contiguità fisica e spirituale, di criticità ma anche di fiducia, che lo sforzo ulteriore di prevenzione e di responsabilità di un singolo cittadino di Caloveto è destinato ad aiutare tutti, non solo i residenti nel nostro perimetro locale».

Il sindaco coglie quindi l’occasione per informare che sul territorio comunale l’Asp registra 8 casi positivi e che sono 11 in tutto le persone sottoposte ad isolamento domiciliare.

«Evitare assembramenti, indossare sempre la mascherina, mantenere la distanza interpersonale ed igienizzare costantemente le mani, continuano ad essere- conclude Mazza – le misure da osservare».

(Fonte immagine Corriere - Gazzetta del Sud)

Antonio Giorgio Lepera
Autore: Antonio Giorgio Lepera

Classe '95, determinato, ambizioso e buona forchetta, è sin da giovane appassionato di videogiochi, sport , musica e del mondo orientale. Abbraccia la chitarra in giovane età, per poi provare la carriera da musicista trasferendosi a Londra. Dopo l'esperienza di due anni in terra inglese, decide di ritornare in Italia per abbandonare definitivamente il suo sogno più grande. Conclude gli studi universitari laureandosi in Interpretariato e Comunicazione a Milano, in lingue Cinese e Inglese. Studia al momento per diventare un giornalista professionista in ambito sportivo o radiofonico.