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Basta vittime 106: «Non permetteremo che il Megalotto 3 diventi la nuova Salerno-Reggio Calabria»

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Il Direttivo dell’Organizzazione di volontariato “Basta vittime sulla strada Statale 106” accoglie con favore l’iniziativa del Deputato Francesco Sapia. La scelta di presentare due interrogazioni parlamentari in forma scritta al Ministro delle Infrastrutture ha l’obiettivo di promuovere una maggiore chiarezza nel merito delle questioni strategiche che interessano la strada statale 106 in Calabria.

Innanzitutto sul Megalotto 3 è bene chiarire che il Direttivo non permetterà mai che diventi la nuova “Salerno – Reggio Calabria”: un’eterna incompiuta che in Calabria ha fatto la fortuna della ‘Ndrangheta.

Noi pretendiamo che sull’opera ci sia la massima trasparenza: che siano pubblicati i contratti, i verbali di consegna dei lavori e, più in generale, sia garantita la massima chiarezza possibile poiché la storia ci insegna che i famigerati “protocolli” firmati in prefettura per garantire la legalità nelle opere pubbliche non valgono un bel nulla!

Per questa ragione apprezziamo la scelta dell’Onorevole Sapia di interrogare il Ministro competente affinché si possa finalmente capire se il verbale della consegna dei lavori del Megalotto 3 è stato firmato dal Contraente generale Webuild con o senza riserva e se esiste un crono programma definito.

Quest’ultimo, se esiste, deve essere pubblico: poiché è necessario che i tempi stabiliti alla realizzazione dell’Opera siano garantiti ma anche monitorati dai cittadini calabresi affinché siano rispettati.

Sull’opera, il Direttivo intende ribadire con chiarezza che non c’è nulla. Nulla di più di ciò che oggi ogni cittadino può tranquillamente vedere con i propri occhi recandosi sull’intero tracciato lungo circa 40 chilometri. Non esiste un campo base. Non sono impegnati nemmeno un decimo dei 2.000 operai previsti per la realizzazione dell’Opera. C’è solo la forte preoccupazione che siano davvero stati utilizzati 130 milioni di euro (pari al 10%), per realizzare il nulla più assoluto...

Ancor più apprezzabile è la seconda interrogazione presentata. Quest’ultima riguarda l’intervento di ammodernamento previsto sulla strada Statale 106 nel tratto compreso tra Sibari e Corigliano-Rossano. È bene evidenziare che lo stesso Onorevole Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri ha ammesso che per questo intervento mancano la metà delle risorse necessarie mentre non ha spiegato quale sia la provenienza dei fondi che ritiene di avere a disposizione.

Anche qui condividiamo l’interrogazione dell’Onorevole Sapia che si limita a chiedere al Ministro come intende finanziare entro la fine dell’anno la metà delle risorse che mancano per realizzare l’intervento.

Il Direttivo ritiene che non vi siano neanche le risorse annunciate ma su questo ovviamente ci riserviamo – come sempre – di informare i cittadini appena avremo informazioni certe e verificate. A tal proposito chiediamo pubblicamente all’Onorevole Sapia di poter acquisite le risposte formali alle sue interrogazioni e di avvisarci qualora il Ministro dovesse cogliere l’opportunità di non rispondere.

Il Direttivo dell’Odv “Basta vittime sulla strada Statale 106” non permetterà mai che la politica romana insieme ad una certa politica presente sul territorio possa continuare a prendere in giro i cittadini così come è avvenuto in passato.

Noi siamo i primi ad auspicare che gli annunci e gli impegni assunti dal Governo siano veri e che vi sia un piano previsto di finanziamento per l’ammodernamento della strada Statale 106 da Sibari fino a Reggio Calabria ma saremo intransigenti nei confronti di chiunque se dovessimo scoprire che anche questa volta, questo argomento delicato e sentito dall’intera Calabria, è stato utilizzato per promuovere propaganda politica di bassissimo profilo.

Antonio Giorgio Lepera
Autore: Antonio Giorgio Lepera

Classe '95, determinato, ambizioso e buona forchetta, è sin da giovane appassionato di videogiochi, sport , musica e del mondo orientale. Abbraccia la chitarra in giovane età, per poi provare la carriera da musicista trasferendosi a Londra. Dopo l'esperienza di due anni in terra inglese, decide di ritornare in Italia per abbandonare definitivamente il suo sogno più grande. Conclude gli studi universitari laureandosi in Interpretariato e Comunicazione a Milano, in lingue Cinese e Inglese. Studia al momento per diventare un giornalista professionista in ambito sportivo o radiofonico.