«Prendersi cura dell’ambiente producendo un ottimo olio Igp» queste le finalità dell’Olivicola Cosentina
L’Associazione descrive le misure messe in atto per migliorare l’impatto ambientale nella produzione agroalimentare
COSENZA - L’Associazione l’Olivicola Cosentina Soc.Coop.a.r.l. è un’organizzazione di produttori olivicoli della provincia di Cosenza che svolge un ruolo attivo sul territorio cosentino sin dal 1982, data della sua costituzione, attraverso una fitta rete di azioni a supporto dei propri consociati.
Riunendo al proprio interno la presenza di circa 3000 aziende della provincia di Cosenza, protagoniste di una delle eccellenze agroalimentare del Made in Italy, l’organizzazione guarda ai mercati puntando sempre a conservare l’identità delle cultivar del territorio cosentino e la qualità del olio extravergine d’oliva, attraverso accordi di filiera con le aziende che vogliono valorizzare il lavoro ed i sacrifici degli uomini e delle donne della terra.
L’Olivicola Cosentina è una delle realtà associative più rappresentative nel settore, cura con scrupolosa attenzione ogni aspetto dell’attività olivicola sia dal punto di vista tecnico-produttivo sia da quello economico-commerciale, perchè la sua filosofia è «aggregazione come l’unica arma in grado di dare peso alla produzione nella filiera».
La messa in atto del programma a valere sul Reg. UE 611/14-615/14 e prevede la misura 2 che menziona la necessità di coniugare economia e rispetto dell’ambiente.
L’Associazione Olivicola ha compreso la direttiva con l’esigenza di utilizzare un supporto tecnico di un disciplinare /manuale che traccia le buone pratiche agricole per l’olivicoltura. Il manuale è la codifica della tradizione, descrive l’arte di creare un olio di qualità insieme alla cultura del produrre meglio, assecondando e rispettando la natura.
Un altro documento importante usato dall’organizzazione è il quaderno di campagna. Il Quaderno di Campagna, così come indicato al comma 3 dell’art.42 del DPR n.290/01, è un registro obbligatorio per tutte le aziende agricole che utilizzano prodotti fitosanitari per la difesa delle colture agrarie.
Uno strumento necessario per ogni azienda agricola che permette di annotare tutte le operazioni che si effettuano in campo, e per questo risulta molto utile per valutare le scelte che si fanno, i protocolli seguiti e le tecniche utilizzate, confrontando a fine stagione produttiva i risultati ottenuti.
In particolare, il registro dei trattamenti serve ad appuntare la linea di difesa seguita, con date e dosi dei prodotti utilizzati. Dal punto di vista legislativo, è l’articolo 16, comma 3, del Decreto legislativo 150 del 14 agosto 2012, che regolamenta la sua compilazione e menziona cosa bisogna riportare: l’anagrafica dell’azienda; la denominazione della coltura trattata e la sua estensione espressa in ettari; la data del trattamento; il prodotto fitosanitario utilizzato, specificando se di tipo tossico, molto tossico, nocivo, irritante o non classificato; le sue quantità (espresse in Kg o in litri); le avversità che hanno reso necessario il trattamento.
I trattamenti devono essere annotati entro il periodo della raccolta o, al più tardi, entro 30 giorni dalla loro effettuazione. Il registro va conservato almeno per 3 anni successivi a quello a cui si riferiscono gli interventi, insieme alle fatture d’acquisto dei prodotti e alla copia dei moduli di acquisto con relativa classificazione di pericolo. La conservazione del registro dei trattamenti persegue finalità di verifica nell’ambito dei piani di monitoraggio e controllo ufficiale realizzati sul territorio.
Un atto necessario per ogni azienda agricola, ed in particolare olivicola, su cui annotare tutte le operazioni colturali messe in atto dall’azienda nel tempo e agli appezzamenti. Uno strumento fondamentale che permette la tracciabilità delle produzioni, per l’indentificazione dell’origine del prodotto.
Le finalità dell’Olivicola Cosentina è profondamente focalizzata nel sensibilizzare i produttori ad applicare metodi di produzione, responsabilmente, rispettosi dell’ambiente attraverso l’uso ed l’applicazione diretta di disciplinari di produzione.
La misura 2 riporta un’altra sezione sempre legata al binomio meno coincimi e metodi naturali: la lotta alla mosca dell’Olivo.
Il monitoraggio della Bactracea Olae permette di valutare la probabile infestazione attiva, procedendo con la conta delle catture assieme alla valutazione delle infezione attiva valutata tramite analisi diretta di un campione, rappresentativo, di drupa. La conta avviene attraverso delle trappole catturatrici gialle che uniscono il potere attrattivo del colore a quello del feromone specifico per la lotta biologica ai fitofagi.
Le trappole cromotropiche sono la soluzione più affidabile ed ecologica per il monitoraggio e la prevenzione della produzione olaearia.
Il monitoraggio è svolto a cadenza settimanale e viene sempre portato a conoscenza degli interessati tramite un bollettino di informazione fitopatologica indicando il valore della percentuale attiva di infezione registrata assieme ai consigli del caso.