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Sila Greca, al via i lavori sulla Strada delle Terre. Iacucci: «Interventi attesi da decenni»

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SILA GRECA - Si tornerà a aviaggiare in sicurezza lungo la strada Provinciale 250 dopo quasi un decennio in cui la cosiddetta "Strada delle Terre" che attraversa buona parte della Sila Greca da Rossano a Cropalati è stata disseminata di interruzioni, rimanendo sotto il bersaglio del dissesto idrogeologico. Il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci (nel riquadro), dopo la nostra inchiesta sulle condizioni dell'arteria (leggi anche Sila Greca, la “strada delle terre” lasciata al suo inesorabile destino: chiusa in più tratti ma “abusivamente” aperta) ci ha contattati annunciando l'avvio delle procedure di gara e messa in opera dei diversi interventi che interesseranno la strada interurbana.

«I lavori - dice Iacucci - riguarderanno tutta l'arteria, sia nei comuni di Paludi e Cropalati che in quello di Corigliano-Rossano». Per ripristinare i vari punti critici di cui è costellata la provinciale 250 sarà impiegato un investimento di circa 3 milioni di euro.

«Partiremo - precisa - dai lavori nel tratto di collegamento Paludi-Cropalati. Le attività dell'impresa dovrebbero essere avviate già nei prossimi giorni e li risolveremo un problema importante che riguarda la mobilità delterritorio oltre che il collegamento tra due comuni vicini ma che al momento sono praticamente divisi da una frana».

Il cronoprogramma dei lavori è stato stabilito nel corso di un tavolo tecnico congiunto tra lo stesso presidente Iacucci, il dirigente settore viabilità della Provincia di Cosenza, Claudio Le Piane, il sindaco di Paludi, Stefano Graziano, e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Giovanni Cesario, tenutosi lo scorso 14 dicembre. Già in quella occasione l'ente provinciale aveva assunto l'impegno per la riapertura della viabilità nella direttrice Paludi-Cropalati, chiusa dal 2015.

«Nelle prime settimane del 2021 - ribadisce Iacucci - partiranno i lavori di sistemazione della carreggiata, soggetta a smottamenti, e del ponte sul Torrente Fangaro».

Ma questo non è l'unico "dramma" che insiste sulla provinciale 250. C'è un altro tratto di circa 4 km che necessita di interventi e che ancora, a distanza di circa 10 anni dall'ultima chiusura per frane e smottamenti, rimane fermo nel limbo. Stiamo parlando del pezzo di strada che collega contrada Otturi, nel comune di Corigliano-Rossano con il bivio di Colle dell'Unna nel comune di Paludi

«Anche qui - aggiunge Franco Iacucci - abbiamo previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per il ripristino e la messa in sicurezza del fondo stradale. È sicuramente un'opera più complessa ma che completeremo nell'arco dei prossimi mesi. È certo, però - prosegue - che quell'intervento si farà perché i soldi ci sono, sono destinati e anche il progetto esecutivo è stato redatto e formalizzato. Mancano le procedure d'appalto che, anche in questo caso, cercheremo di velocizzare per poter riaprire una strada che è essenziale per lo sviluppo dell'economia agricola e zootecnica del territorio».

Un'ultima precisazione. Nell'inchiesta di domenica scorsa avevamo fatto accenno anche alla provinciale 200, quella di San Morello-Scala Coeli, nel basso Jonio cosentino. Un'altra strada da "allerta massima" da anni. «Quello che posso dire - ricorda il presidente Franco Iacucci -  è che la Provincia di Cosenza su quell'arteria è intervenuta su tutti i tratti di sua competenza, li ha ripristinati già da tempo e non risultano problemi sulla viabilità. Se esistono, come esistono, criticità per la mobilità in quell'area è perché - conclude - buona parte della SP200 fa parte delle competenze del Comune dì Scala Coeli dove noi non possiamo intervenire». 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.