I giovani di Azione sulla crisi del sistema turistico in Calabria
Santo Perrotta, esponente giovanile del neonato movimento capeggiato da Calenda, sulla situazione turistica calabrese
Il settore turistico sta vivendo una vera è propria crisi strutturale che non ha precedenti, paragonabile esclusivamente alla crisi finanziaria del 2007. Gli esperti del mercato turistico sostengono che la ripresa in questo caso sarà nettamente più rapida anche grazie agli investimenti che potrebbero essere apportati in questo settore.
Sull’argomento Santo Perrotta di Azione si pone un quesito e si dà una risposta: «Oggi noi ci chiediamo chi è che ne gioverà maggiormente di questa ripresa del turismo internazionale? La risposta è semplice e rasenta la banalità, la ripresa sarà facilitata esclusivamente per chi punta sull'innovazione, sulla sostenibilità, sulla tecnologia e anche su chi progetta i tailor made. La Calabria gode di quattordici bandiere blu, tre parchi nazionali, più di 780km di coste, attrazioni artistiche e culturali straordinarie, borghi mistici, musei e patrimoni dell’UNESCO. Il turismo in Calabria appare come una vera e propria scommessa, quando in realtà dovrebbe essere una certezza».
Malgrado le insufficienze croniche questa terra continua ad essere una calamita: «Sono state quasi 9 milioni le presenze turistiche nel 2019, analizzando a pieno questi dati, comprendiamo però che solo il 22% sono turisti stranieri, ed è un dato certamente al di sotto della media nazionale. È un dato che evidenzia la debolezza del nostro sistema dei trasporti, dagli aeroporti ai porti, dalle linee stradali alle linee ferroviarie. Un esempio è l'aeroporto di Crotone, aperto attualmente, solo dopo peripezie perpetrate nel tempo, e che offre solo due rotte esclusivamente nazionali oppure ancora l'aeroporto internazionale di Lamezia, che di internazionale ha solo il nome, causa la scarsa scelta di rotte europee o extra-continentali, non molto da aggiungere possiamo avere sull'aeroporto di Reggio Calabria, anch'esso spogliato di rotte internazionali e nazionali».
Infine, il partito giovanile di Calenda propone una ricetta: «Investire dunque sul trasporto su gomma, su rotaia e aereo non è in di più ma è un punto necessario per garantire competitività sul mercato europeo e mondiale a questa regione. Fondamentale rimane anche diffondere le immagini della nostra regione, i nostri paesaggi, la gastronomia e l'unicità delle sue specialità, quindi creare una vera e propria campagna pubblicitaria attraverso degli enti turistici regionali che informino offrano servizi e conoscenze a visitatori nazionali e non».