Corbelli (MDC): «Grazie al nostro impegno, i senzatetto di Cosenza non hanno passato il Natale in strada»
Il leader del movimento: «Sempre dalla parte degli ultimi, con azioni concrete»
COSENZA – «A Cosenza, i senzatetto per il quinto anno consecutivo, hanno trascorso il Natale, non in mezzo alla strada, ma dentro i due dignitosi e confortevoli container della Protezione Civile che quattro anni fa, il 28 ottobre 2016, grazie alla collaborazione della Regione, del Presidente Mario Oliverio, e dell'allora dirigente della Protezione Civile, Carlo Tansi, ho fatto arrivare, con un tir, da Catanzaro e installare nella città bruzia, in via degli Stadi, che ho affidato alla gestione di Padre Fedele, di Teresa Boero e Giovanni Valentino, e che sono rimasti sempre aperti e operativi, 365 giorni all'anno, scongiurando sicuramente qualche tragedia».
È quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che ricorda questa bella pagina di solidarietà su Fb, dove ha postato insieme ad una foto dei due "angeli" del Paradiso dei Poveri di Padre Fedele, Teresa e Giovanni, un video con le storie più belle, emozionanti e indimenticabili, di 25 anni di battaglie civili e iniziative umanitarie, per aiutare l'umanità più povera e sofferente.
«Diritti Civili, storia di una "leggenda", nota e apprezzata dal Vaticano e nel mondo». Con questo titolo viene presentata e raccontata la storia del Movimento Diritti Civili dal suo leader.
«A parlare – continua Cobelli - sono i numeri "impressionanti": oltre 1300 lettere ricevute in 25 anni, un migliaio i casi umani affrontati e in gran parte risolti. Quasi tutte le regioni italiane coinvolte in qualche battaglia di Diritti Civili. Una cinquantina i Paesi stranieri di ben 4 Continenti(Europa, Africa, Asia e Americhe) che hanno avuto un loro cittadino aiutato con una battaglia di Diritti Civili. Un impegno straordinario che non ha mai usufruito di alcun contributo, né pubblico, né privato! Impegno, battaglie civili e iniziative umanitarie che sono sempre stati solo autofinanziati grazie al mio modesto stipendio di docente, continua il fondatore di Diritti Civili. Su tutte spicca naturalmente la più grande opera umanitaria legata alla tragedia dell'immigrazione (che è continuata purtroppo anche in questi giorni di Natale con altri naufragi e vittime), il Cimitero internazionale dei Migranti, in fase di realizzazione a Tarsia, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, che per raccontarlo ha fatto arrivare in questi anni nel piccolo centro del cosentino gli inviati di mezzo mondo: dal Brasile all'Inghilterra, dalla Francia alla Germania, dalla Svizzera al Qatar. Una storia – conclude - , quella di Diritti Civili, che è motivo di orgoglio, ma anche di speranza, per l'intera Calabria».