Una mattinata emozionante oltre che profondamente significativa quella che si è tenuta oggi sul palco del Palateatro comunale, per la “Giornata di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne ”. Protagonisti assoluti sono stati i giovani delle ultime classi degli Istituti scolastici cittadini, i quali, coordinati e coadiuvati dai docenti, hanno dato vita a due diversi spettacoli coinvolgenti e a tratti commoventi, per dire NO al femminicidio e ad ogni forma di violenza e sopruso perpetrati ai danni dei più deboli. Accanto al
Primo Cittadino, Antonio Russo e
all’Assessore alla cultura e politiche sociali, Graziella Guido, le dirigenti del
l’Istituto Comprensivo “Padula” Rachele Donnici e del
l’Istituto tecnico economico “Don Lorenzo Milani” Ornella Campana, la
Responsabile regionale Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili, Maria Jose Caligiuri, che ha ribadito l’importanza dell’approvazione della proposta di legge sull’istituzione di un Osservatorio Regionale sulla violenza contro le donne, avvenuta proprio nei giorni scorsi nella massima Assise.
NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE, STUDENTI IN SCENA
Nonché
Franco e Matilde Lanzino, genitori della giovane calabrese uccisa barbaramente nel 1988,
Roberta Lanzino, e creatori dell’omonima Fondazione. I quali, con la loro testimonianza di vita vissuta e di grandissimo impegno sociale, contro questo triste e dilagante fenomeno, non solo hanno contribuito a rendere ancora più concreto il messaggio sull’importanza della sensibilizzazione e dell’azione culturale nella lotta alla violenza di genere, ma
si sono impegnati a garantire un supporto e una collaborazione all’Amministrazione comunale, già al lavoro per creare uno sportello d’ascolto per donne vittime di violenza. Continueremo ad insistere – hanno dichiarato
il Sindaco e l’Assessore Guido - e ad intensificare le manifestazioni mirate a
sensibilizzare la gente, soprattutto i più giovani, sulla necessità di fermare e sconfiggere ogni forma di violenza. Dal
bullismo al femminicidio, il nostro impegno è e continuerà ad essere massimo per tenere alta l’attenzione su tali gravi fenomeni. Perché i numeri, anche nel nostro Paese, fanno paura. E perché,
solo se si agisce nel processo di educazione dei giovani si potrà realmente arrivare all’obiettivo sperato. Accanto al processo culturale,
però, serve un supporto reale e concreto alle donne e ai bambini vittime di soprusi e violenze. Pertanto, accanto al Centro diurno comunale per bambini e famiglie,
stiamo lavorando per attivare lo sportello di ascolto e sostegno per le donne vittime di violenza. Perché purtroppo – hanno concluso
gli Amministratori – anche intorno a noi, sul nostro territorio, ci sono situazioni gravi di violenza e maltrattamenti. Non possiamo e non vogliamo far finta di niente. Anzi,
grazie al supporto e alla sinergia messa in campo dalle Istituzioni sovracomunali e alla stessa Fondazione Roberta Lanzina, siamo certi che riusciremo a realizzare questo importante strumento per agire concretamente e garantire sostegno e coraggio alle donne in difficoltà.