Tommaso Grillo, il pastore di Rossano che ha realizzato il suo sogno
Orgoglioso di aver proseguito l’attività del nonno e del padre, realizza una delle più belle e produttive aziende agricole in Sila, Fattoria Biò
CORIGLIANO-ROSSANO - Oscar Wilde sosteneva che “Un sognatore è colui che può trovare la sua strada al chiaro di luna e vedere l'alba prima del resto del mondo”.
Tommaso Grillo ci è riuscito, ha trovato la sua strada al chiaro di luna ed ha visto l’alba prima del resto del mondo.
Per mezzo di un opuscoletto, curato dalla nipote Mara, Tommaso cerca di comunicare a parenti ed amici il motivo per il quale il suo sogno si è avverato.
Già dal titolo si comprende tutto; “La mia vita è un sogno – La storia di quattro generazioni”.
Il buon Tommaso, decano della famiglia Grillo, comincia il suo racconto specificando che è orgoglioso di aver fatto il pastore e di aver proseguito l’attività del nonno e del padre; attività che lo ha portato ad aver realizzato una delle più belle e produttive aziende agricole in Sila, Fattoria Biò, due punti vendita, uno a Cosenza ed uno a Rossano ed una produzione diversificata di salumi, formaggi, birre, grappe, miele e prodotti della terra, con la famosa patata silana a fare da regina.
Il suo racconto comincia dagli anni in cui è stato costretto a crescere in fretta per via della morte del padre, che lo costringe anche a rimandare il suo matrimonio con Mara Campanaro, per le difficoltà economiche, che è avvenuto solo quando lui aveva trentacinque anni.
Da quel matrimonio sono nati quattro figli, tutti pastori come lui, che avendo studiato hanno però messo a frutto le loro aspirazioni. Saverio, Luigi, Mario e Francesco Grillo si sono buttati a capofitto nell’attività pastorizia, che poi hanno trasformato in attività produttiva, turistica e ricettiva ed oggi sono tutti impegnati a renderla sempre più grande.
Agli amici che lo vanno a trovare, Tommaso con la sua affabilità, racconta dei suoi anni di transumanza tra la Sila e Rossano e viceversa.
D’estate in Sila, dove i pascoli sono verdi e le bestie possono mangiare a sazietà, d’inverno a Rossano per evitare i rigori del freddo montano; durante questi spostamenti, senza mezzi di locomozione e con centinaia di animali da tenere a bada, capitava anche che il generale inverno arrivasse in anticipo e con esso tutte le difficoltà che uomini e bestie dovevano affrontare.
Nel 1954, ricorda nitidamente Tommaso, una copiosa nevicata bloccò la mandria in Sila per tre giorni; al quarto giorno decise di mettersi comunque in viaggio verso Rossano, ma solo l’accortezza di una guardia forestale in contrada Baraccone, li salvò da morte certa rifocillandolo e riscaldandolo.
La famiglia a Rossano ormai aveva perso le speranze di rivederlo vivo; solo dopo diversi giorni videro comparire il cane pastore, che loro chiamavano “maresciallo” e capirono che ce l’avevano fatta a rientrare a casa, nonostante anche una bufera di acqua avesse procurato la morte di una cinquantina di agnelli.
Nei suoi ricordi e del sogno che si è realizzato, Tommaso non si è dimenticato di nessuno; dell’amata moglie Mara, che lo sostituiva anche per la produzione dei latticini, quando lui era impegnato nelle consegne, degli amati figlioli che lo hanno seguito ed anche della sorella Sinuzza, che lo ha accudito amorevolmente quando la moglie è venuta a mancare.
Tommaso Grillo ha sognato tutto questo, puntando sulla sua tenacia e forza di volontà ed ha realizzato il suo sogno.
Sognare in grande ed impegnarsi spesso porta i sogni a diventare realtà.