I ciclisti di Co-Ro nelle terre di Melissa e dintorni: esplorando la bella Calabria su due ruote
Il silenzio delle ruote eleganti di oltre 140 ciclisti ha accarezzato l'aria. Agonismo e poesia, convivono dolcemente durante il tour tra discese insidiose e la voglia di scoprire il territorio
CORIGLIANO-ROSSANO - «Ma quant'è bella la nostra Calabria: angoli nascosti, in cui si respira la genuinità di una volta, dove la terra asciugava e asciuga ancora ogni sudore ma regala il suo profumo inconfondibile. Le colline del vino calabrese, dell'oro rosso della terra, sacrifici e gioia di condivisione. Proprio come il vino, il collante che tiene uniti gli animi ad una bella tavolata, la bici per i ciclisti nelle terre di Melissa e dintorni».
È quanto si evince da una pubblicazione facebook di Asd Corigliano-Rossano Ciclismo: «La bici significa esplorazione, di ciò che è fuori di noi ma soprattutto cosa è dentro di noi. La CRC ha corso e con lei una carovana di altre squadre proveniente da tutta la Calabria e altre regioni limitrofe. La CRC ha limato le sue maglie bianche sulle strade interne della Calabria, lì dove al bar del paesino si scambiano due chiacchiere due anziani del posto. Tra quei borghi, tra Melissa e Strongoli, il silenzio delle ruote eleganti di oltre 140 ciclisti ha accarezzato l'aria. Agonismo e poesia, convivono dolcemente».
«Ai nastri tutti i nostri ciclisti, che hanno curato nei minimi particolari la preparazione. Si sa l'emozione di correre vicino casa è tanta, e può giocare strani scherzi. Ma le gambe ci sono,anche se rispondono a tratti. Il gruppo, dopo il via dato dal mare luccicante di Cirò, sembra voler scappare via da lì...corre forsennato compatto verso i monti. Sale e fa selezione. Il centro storico di Melissa fa male, gruppetti di 5/10, come piccoli eroi, insieme proseguono la marcia. I nostri stanno davanti, immediatamente dopo una prima fuga impetuosa in cui campeggiano i migliori di giornata».
«Le discese sono insidiose e vedono atterrare due nostri ciclisti, per fortuna non con gravi lesioni. I fratelli Abenante rimangono nei primi 20. Aldo nella salita di Strongoli dimostra di avere ancora gamba ma ormai il gruppetto di testa aveva preso il largo. Simone tiene fino allo scollino, e negli ultimi 10 km accusa crampi, giornata calda e esperienza per il futuro campioncino. Scigliano, Meringolo e Parise (dopo anni di abbandono alle gare riassaggia il sapore agonistico) concludono con un buon piazzamento. Ogni ciclista, chi in gruppo chi in solitaria, riconquista sempre il mare dal quale erano scappati...»
(Fonte Asd Corigliano-Rossano ciclismo)