21 ore fa:Sorical, i sindacati sono sul piede di guerra: proclamato lo stato di agitazione
15 ore fa:Uva risponde ad Antoniozzi: «Noi ragioniamo per l’interesse del nostro territorio senza limitarne altri»
19 ore fa:Assemblea Anci: la prima volta di Frascineto con Prioli
18 ore fa:Amendolara, maggioranza: «Insieme a Straface per individuare le soluzioni per i disagi sanitari»
14 ore fa:La Vignetta dell'Eco
21 ore fa:Vittime di femminicidio, il Senato ricorda la rossanese Maria Rosaria Sessa
14 ore fa:Dietro la violenza di genere: un fenomeno dalla profonda matrice culturale
13 ore fa:Visita dell'ambasciatore dell'Azerbaigian a Corigliano-Rossano
13 ore fa:Anche il Liceo Linguistico di Rossano in testa alla classifica provinciale di Eduscopio 2024
20 ore fa: Da Co-Ro a The Voice Kids, il talentuoso Marco Della Mura brilla su Rai 1

Il Giro d’Italia fa tappa in Calabria fino al Parco Nazionale del Pollino: ecco quando

2 minuti di lettura

CALABRIA - Da un grande evento derivano grandi responsabilità. Ma anche altrettanto grandi ritorni. Così è da intendere l’arrivo del Giro d’Italia in Rivera dei Cedri e nel Parco nazionale del Pollino con la sesta tappa della 105esima edizione della Corsa Rosa: la Palmi – Scalea Riviera dei Cedri, in programma il prossimo 12 maggio 2022.

Parola di Umberto Labozzetta, esperto di comunicazione, di promozione discografica e aziendale, con una forte radicazione professionale nell’universo radiofonico italiano. Cura la promozione di alcuni grandi artisti della scena musicale nostrana e di recente è diventato direttore della comunicazione di Casa Sanremo, hub hospitality del Festival della Canzone Italiana, e di Ecotur, consorzio di operatori turistici calabresi.

«Ne approfitto - dice - per ringraziare chi mi ha voluto in questo delicato e stimolante ruolo: Giancarlo Formica, presidente ECOtur, e Angelo Napolitano, direttore tecnico de I Viaggi dell’Arca. Sono convinto – prosegue Labozzetta – che questo evento sia di fondamentale importanza per il territorio che interesserà, non solo per Scalea che è la base operativa del consorzio. È per questo che la tappa che ci interessa e che stiamo promuovendo ha un nome particolare, che richiama appunto la zona e non il singolo luogo come avviene di solito».

«Diciamo che ‘portare’ il Giro è una scommessa vinta in partenza per le ricadute di immagine e di conseguenza economiche che ne conseguono. Conviene a tutti: dalle grandi strutture della ricettività fino al tabacchino all’angolo di strada. L’opportunità era ghiotta e bene hanno fatto gli enti che, insieme a Ecotur, l’hanno colta: Comune di Scalea, Regione Calabria e Parco nazionale del Pollino».

Ma le possibilità di ritorno di immagine territoriale non potevano semplicemente essere affidate alla pur elevata visibilità mediatica dell’evento. «Ovviamente - chiarisce Labozzetta - è necessario curare la comunicazione dell’evento in proprio, sia a livello locale che nazionale, se si vuole ottenere un risultato superiore, sfruttando la vetrina del Giro. Ed è quello che ha pensato di fare il consorzio del presidente Formica: sfruttare il Grande Evento come trampolino di lancio di un’idea: la Riviera dei Cedri e il Parco nazionale del Pollino come destinazioni cicloturistiche».

«Per questo motivo sono state azionate diverse leve per raggiungere l’obbiettivo. Mentre gli operatori del consorzio adeguano le loro strutture a soddisfare anche i bisogni dei cicloturisti, si progettano iniziative collaterali alla tappa del Giro e attività da svolgere tutto l’anno, oppure si pianificano viaggi di lavoro per restare aggiornati sulle tendenze e avere sempre il polso dei mercati».

Indispensabile dunque, nell’ambito di questo progetto di ampio respiro, dotarsi di una struttura dedicata alla comunicazione. Ecotur ha intrapreso questo percorso - spiega ancora Labozzetta - decidendo di considerare le risorse destinate a questo aspetto un investimento e non una spesa. Lo ha fatto costituendo un ufficio comunicazione, che dirigo, e che già da subito ha potuto contare su importanti professionalità del luogo oltre che su me, che comunque sono scaleoto di nascita e qui ho vissuto i primi anni della mia vita prima di inseguire le mie aspirazioni trasferendomi al Nord».

«Un legame con la Calabria che in tanti anni non è mai scomparso e che mi riporta sempre qui appena posso - racconta il responsabile della comunicazione Ecotour - per due semplici motivi: legami affettivi e posti stupendi. Questo territorio è pazzesco e anche mia moglie, veneta, se ne è innamorata». 

(Fonte foto lapresse, calabria diretta news) 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia