Il Giro d’Italia fa tappa in Calabria fino al Parco Nazionale del Pollino: ecco quando
Un grande evento come questo sfruttato come trampolino di lancio per il nostro amato territorio. La 105esima edizione del Giro d’Italia farà tappa anche in Rivera dei Cedri
CALABRIA - Da un grande evento derivano grandi responsabilità. Ma anche altrettanto grandi ritorni. Così è da intendere l’arrivo del Giro d’Italia in Rivera dei Cedri e nel Parco nazionale del Pollino con la sesta tappa della 105esima edizione della Corsa Rosa: la Palmi – Scalea Riviera dei Cedri, in programma il prossimo 12 maggio 2022.
Parola di Umberto Labozzetta, esperto di comunicazione, di promozione discografica e aziendale, con una forte radicazione professionale nell’universo radiofonico italiano. Cura la promozione di alcuni grandi artisti della scena musicale nostrana e di recente è diventato direttore della comunicazione di Casa Sanremo, hub hospitality del Festival della Canzone Italiana, e di Ecotur, consorzio di operatori turistici calabresi.
«Ne approfitto - dice - per ringraziare chi mi ha voluto in questo delicato e stimolante ruolo: Giancarlo Formica, presidente ECOtur, e Angelo Napolitano, direttore tecnico de I Viaggi dell’Arca. Sono convinto – prosegue Labozzetta – che questo evento sia di fondamentale importanza per il territorio che interesserà, non solo per Scalea che è la base operativa del consorzio. È per questo che la tappa che ci interessa e che stiamo promuovendo ha un nome particolare, che richiama appunto la zona e non il singolo luogo come avviene di solito».
«Diciamo che ‘portare’ il Giro è una scommessa vinta in partenza per le ricadute di immagine e di conseguenza economiche che ne conseguono. Conviene a tutti: dalle grandi strutture della ricettività fino al tabacchino all’angolo di strada. L’opportunità era ghiotta e bene hanno fatto gli enti che, insieme a Ecotur, l’hanno colta: Comune di Scalea, Regione Calabria e Parco nazionale del Pollino».
Ma le possibilità di ritorno di immagine territoriale non potevano semplicemente essere affidate alla pur elevata visibilità mediatica dell’evento. «Ovviamente - chiarisce Labozzetta - è necessario curare la comunicazione dell’evento in proprio, sia a livello locale che nazionale, se si vuole ottenere un risultato superiore, sfruttando la vetrina del Giro. Ed è quello che ha pensato di fare il consorzio del presidente Formica: sfruttare il Grande Evento come trampolino di lancio di un’idea: la Riviera dei Cedri e il Parco nazionale del Pollino come destinazioni cicloturistiche».
«Per questo motivo sono state azionate diverse leve per raggiungere l’obbiettivo. Mentre gli operatori del consorzio adeguano le loro strutture a soddisfare anche i bisogni dei cicloturisti, si progettano iniziative collaterali alla tappa del Giro e attività da svolgere tutto l’anno, oppure si pianificano viaggi di lavoro per restare aggiornati sulle tendenze e avere sempre il polso dei mercati».
Indispensabile dunque, nell’ambito di questo progetto di ampio respiro, dotarsi di una struttura dedicata alla comunicazione. Ecotur ha intrapreso questo percorso - spiega ancora Labozzetta - decidendo di considerare le risorse destinate a questo aspetto un investimento e non una spesa. Lo ha fatto costituendo un ufficio comunicazione, che dirigo, e che già da subito ha potuto contare su importanti professionalità del luogo oltre che su me, che comunque sono scaleoto di nascita e qui ho vissuto i primi anni della mia vita prima di inseguire le mie aspirazioni trasferendomi al Nord».
«Un legame con la Calabria che in tanti anni non è mai scomparso e che mi riporta sempre qui appena posso - racconta il responsabile della comunicazione Ecotour - per due semplici motivi: legami affettivi e posti stupendi. Questo territorio è pazzesco e anche mia moglie, veneta, se ne è innamorata».
(Fonte foto lapresse, calabria diretta news)