L'Alto Jonio fiuta l'occasione e "aggancia" gli aeroporti con l'unico treno disponibile
Franco Mundo promuove le connessioni con gli scali pugliesi. Ma l'obiettivo potrebbe essere un altro: far diventare ordinario l'intercity Reggio-Bari-Lecce via Lamezia

CORIGLIANO-ROSSANO - Ci stanno guardando lungo i sindaci dell'alta Sibaritide. Soprattutto, ci sta guardando lungo il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, che da qualche settimana sta spingendo con forza per rendere produttivo l'unico treno che oggi transita lungo la tratta ferroviaria Sibari-Metaponto e che ferma proprio nella stazione della sua città. L'Alto Jonio, infatti, cerca di sfruttare al meglio la coppia di treni Intercity nella direttrice Reggio Calabria-Taranto-Bari e Reggio Calabria-Taranto-Lecce (entrambe via Lamezia Terme). L'obiettivo, ovviamente non dichiarato ma concreto dei sindaci, a partire proprio dal primo cittadino dello storico borgo marinaro, è rendere utili questi collegamenti ferroviari, incentivandone l'uso per raggiungere gli aeroporti di Lamezia Terme, Bari e Brindisi. Tutto questo con la speranza è che queste tratte diventino un servizio stabile.
Quella che al momento, infatti, sembrerebbe solo una casualità potrebbe diventare un'opportunità cruciale non solo per Trebisacce ma per tutti i comuni rivieraschi dove, tra l'altro, si concentra un buon numero di Bandiere Blu, che - come si sa - sono un'ottima calamita del turismo estivo. La presenza di questi Intercity, che deviano via Lamezia Terme e quindi anche verso l'aeroporto, è attualmente un'eccezione. Normalmente, infatti, questi convogli dovrebbero percorrere la linea Jonica, ora chiusa per lavori di "civilizzazione" (ammodernamento ed elettrificazione), escludendo proprio la stazione lametina e, quindi, tutti i collegamenti aeroportuali.
L'amministrazione di Trebisacce, infatti, ha preso la balla al balzo sponsorizzando i nuovi collegamenti treno+navetta con gli aeroporti, sottolineando la comodità e la sostenibilità di questa opzione. Ma l'intento di questa operazione di comunicazione è chiaro: capitalizzare al massimo questa finestra temporanea per dimostrare l'utilità del servizio e spingere per il suo mantenimento, se non addirittura per un raddoppio delle corse, una volta riaperta la linea Jonica a sud di Sibari. Tuttavia, questa iniziativa mette in luce una questione territoriale più ampia.
La soppressione dell'ospedale di Trebisacce nel 2012 ha accentuato una tendenza già in atto: l'Alto Jonio guarda sempre più verso la Basilicata e la Puglia per servizi e collegamenti. Anche lo stesso aeroporto di Lamezia Terme, oggi straordinariamente collegato in modo diretto con l'Alto Jonio, risulta essere distantissimo rispetto agli altri due scali pugliesi di Bari e Brindisi che, offrono (almeno per quel che riguarda lo scalo del Tavoliere) maggiori opzioni di collegamento. E questa "proiezione a nord" apre, senza dubbio, un nuovo fronte anche sulla questione dell'autonomia del territorio di cui tanto si parla in queste settimane.