«La Calabria non ha bisogno del Ponte ma di strade sicure». I sindacati scendono in piazza per la SS106
L'ammodernamento di tutta la Statale 106 calabrese deve essere la vera priorità dell'attuale Governo nazionale e Regionale. Servone le risorse, «si trovino i finanziamenti e si progetti», perché è «questione di dignità»
MIRTO (CROSIA) - Stamattina si è tenuto, in piazza Dante, il sit-in promosso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, che insieme con i sindaci del territorio, tra i quali Antonio Russo, sindaco di Crosia e tra gli altri anche Flavio Stasi di Corigliano-Rossano, Giovanni Papasso di Cassano Jonio e Giovanni Pirillo di Longobucco, hanno rivendicato il completamento della seconda arteria primaria della Calabria: la Statale 106. «L'ecatombe» come l'ha definita il segretario generale Cisl Cosenza, Giuseppe Lavia, che ogni anno miete decine di vittime, soprattutto giovani. «Quello che chiediamo - ha rimarcato ancora il sindacalista rimarcando il leitmotiv della giornata - è che l'ammodernamento prosegua verso Sud, nel tratto Rossano-Cariati».
«I 15 miliardi - ha aggiunto Simone Celebre, Segretario Generale Fillea Cgil Calabria - che il governo ha stanziato per il Ponte sullo Stretto, potevano essere stanziati, invece, per completare questo tratto della SS. 106». «Abbiamo bisogno della progettazione definitiva - continua Simone Celebre - che Anas ci ha promesso in questo anno. Dopodiché serve trovare le risorse, serve trovare i 4miliardi e mezzo per completare questo tratto, da Corigliano-Rossano fino a Crotone. Servono i quasi 8 miliardi per completare quella da Catanzaro a Reggio Calabria. Sono queste le priorità della Calabria: connettere la nostra regione con il resto del Paese»
«Qui a Mirto lanciamo un grido di allarme. La statale è di fatto - aggiunge Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno - il corso principale che attravers il centro abitato, e così è andando fino a Cariati. Può essere così? Secondo noi no! Si trovino i finanziamenti e si progetti la Mirto-Cariati. Perché è questione di dignità. Abbiamo bisogno di collegamenti, di connesisoni e no di ponti. La priorità della Cgil è, non il ponte, ma completare la statale 106. Ecco perché siamo qui, che sia un punto di partenza. Rivendicheremo fino a quando non otterremo il finanziamento, la progettazione e il cantiere dell'intera statale 106».
In piazza, a manifestare con i sindacati in una mattinata di pioggia battente, dicevamo, c'erano anche i sindaci del territorio. Antonio Russo, sindaco di Crosia, che ha ospitato una dei quattro sit-in odierni insieme a quello di Melissa, Bianco e Catanzaro, dopo aver ringraziato le sigle sindacali per aver organizzato il sit-in nel comune di Mirto-Crosia, ha chiesto, rivolgendosi al Governo nazionale e regionale, un intervento deciso sulla SS106, perché il tratto che va da Corigliano-Rossano fino a Crotone è prioritario. «Proprio in questo tratto di strada - ha detto Russo - sono avvenuti molti incidenti mortali, è quindi un problema di vivibilità e di sicurezza». Dello stesso parere è il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo: «Non vogliamo più morti su questo tratto di strada. È, inoltre, una strada di vitale importanza per il collegamento con le zone interne perché permette di raggiungere le comunità montane con più tranquillità».
«Oggi questa piazza rivendica un'infrastruttura utile non solo per la mobilità, ma per tutto il contesto sociale e la messa in sicurezza del territorio. Far uscire il territorio da un isolamento sociale ed avere uno sbocco di sviluppo» ha detto, in conclusione, Luigi Verardi, componente della Segreteria regionale della Cgil.